Il taglio della legna in Friuli.
Tanti se lo sono chiesto: è possibile andare a tagliare legna, nonostante le restrizioni imposte dal coronavirus? La domanda è circolata nelle scorse settimane tra molti cittadini del Friuli. E a chiarire le opportunità ci hanno pensato sia le Faq del Ministero dell’Interno, sia l’ultima ordinanza del presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga.
“È consentito, anche al di fuori del Comune di residenza, lo svolgimento di attività lavorative su superfici agricole o forestali adibite alle produzioni per autoconsumo, compreso il taglio della legna da ardere sempre per autoconsumo?” è la domanda che compare sul sito del Ministero dell’Interno. La risposta dice che “Sì, la coltivazione del terreno per uso agricolo o forestale e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo rientrano nei codici ATECO “0.1.” e “02” e sono quindi consentite, a condizione che il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola o forestale produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito. Si precisa tuttavia che i tagli boschivi possono proseguire solo se la Regione o Provincia autonoma competente ha prorogato con proprio atto i termini per la stagione di taglio.
A sgombrare ulteriormente il campo dai dubbi ci ha pensato l’ultima ordinanza del governatore Fedriga. Il provvedimento dispone “che sia consentita l’attività di manutenzione del verde su aree pubbliche e private, ivi comprese le aree in concessione quali le spiagge e gli stabilimenti balneari, nonché l’approvvigionamento di legna per autoconsumo”.