I due sono stati arrestati sulla A23 nei pressi di Gemona.
Sono stati arrestati i due fratelli di origine polacca fermati lungo l’Autostrada A23 Udine-Tarvisio su un suv da oltre 60mila euro che presentava i numeri di telaio modificati ed pronti per lasciare il Paese.
E’ successo la scorsa settimana, in A/23 nei pressi dell’uscita di Gemona. La pattuglia in servizio di vigilanza della Sottosezione Polizia Stradale di Amaro ha fermato un Suv “Range Rover Velar”. A bordo ci sono due fratelli di origine polacca residenti in Italia, di cui uno con numerosi precedenti penali ed attivo un obbligo di dimora presso la residenza in Toscana. Gli operatori hanno verificato accuratamente la documentazione del veicolo che risulta intestato ad un’altra persona e circolante con targa Prova. Dopo il minuzioso controllo del numero di telaio e dei codici di sicurezza individuati nella scocca, hanno scoperto che il potente fuoristrada presenta i numeri di identificazione modificati e che di fatto appartiene ad una società di leasing alla quale era stato sottratto lo scorso mese di ottobre.
Risulta evidente che il veicolo stava per essere esportato all’estero e che poi si sarebbero perse definitivamente le tracce. I due fratelli dopo essere stati compiutamente identificati visto il pericolo di fuga e la gravità del fatto venivano entrambi sottoposti a fermo di Polizia Giudiziaria per il reato di riciclaggio ed associati al Carcere di Udine a disposizione del Magistrato di Turno presso la Procura della Repubblica di Udine ed il SUV del valore di oltre 60.000 Euro sequestrato per gli ulteriori accertamenti.
L’attività svolta testimonia come i fenomeni di natura illecita che riguardano ambiti specialistici sono costantemente attenzionati dalle pattuglie della Polizia Stradale, con la finalità di prevenire e reprimere condotte fraudolente che possono interessare il parco veicolare viaggiante sul territorio nazionale.