Il suicidio nel carcere di Udine.
Suicidio nel carcere di Udine dove un giovane 22enne di origini dominicane si è tolto la vita.
“Un suicidio in carcere di un giovane di poco più di 20 anni è un fallimento per tutta la società – ha commentato il consigliere regionale Furio Honsell. Quanto è avvenuto a Udine l’altro ieri è gravissimo. Ormai da anni il carcere di Udine è sovraffollato ed è ben nota la mancanza di personale nelle carceri italiane soprattutto di operatori per il sostegno psicologico e psichiatrico. Le persone psicologicamente più fragili e bisognose sono proprio quelle che finiscono più frequentemente in cella di isolamento. Quanto è avvenuto a Udine è quindi è stata una dinamica tragicamente molto frequente e ben nota.”
“La protesta avvenuta ieri, nella quale i detenuti hanno urlato e fatto udire a chi passava nella zona di via Spalato il loro profondo disagio, non deve essere sottovalutata. Come diceva Adriano Sofri, anche se in carcere non c’entriamo, in realtà c’entriamo tutti. Carceri inadeguate che non offrono programmi di rieducazione efficace non possono che aumentare, come avviene, la recidività e la reiterazione dei reati.”
Sulla tragedia è intervenuta anche la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo. “Un fatto grave e triste, che fa scoppiare nuovamente il bubbone delle condizioni nelle nostre carceri, tra sovraffollamento e carenza di personale”.
“Presenteremo una mozione da discutere in Consiglio regionale – conclude Dal Zovo -, in cui chiederemo alla Giunta regionale da una parte l’impegno a far valere le proprie competenze in tema di formazione, percorsi di inserimento nella società e figura del Garante, dall’altra di attivarsi presso il Governo perché renda migliori le condizioni di detenzione e rieducazione”.