Il verdetto dopo lo stupro di una ragazza a Lignano.
La vicenda aveva provocato sdegno e apprensione. E venerdì scorso, otto mesi dopo i fatti, è arrivato a sentenza il processo davanti al Tribunale per i minorenni di Trieste nei confronti dei due adolescenti accusati della violenza sessuale ai danni di una quindicenne avvenuta nella notte dello scorso Ferragosto a Lignano Sabbiadoro.
Uno degli imputati è stato condannato a due anni e otto mesi di reclusione, mentre per il secondo il Tribunale ha concesso la messa alla prova. Il processo si è svolto, su richiesta degli imputati, con il rito abbreviato, che comporta lo sconto di pena di un terzo e la rinuncia al dibattimento. Il processo, infatti, è stato deciso sulla base delle indagini preliminari condotte dalla Squadra mobile di Udine sotto la direzione della Procura per i minorenni di Trieste.
Nelle prime ore del 16 agosto, subito dopo la violenza, i due minori, ospiti di una comunità del milanese in vacanza in Fvg, erano stati subito rintracciati e sottoposti a fermo. Il Gip aveva poi disposto per entrambi la misura cautelare della custodia in carcere, recentemente attenuata per uno dei due imputati in collocamento in comunità. Le indagini sono state completate da una consulenza tecnica per l’esame del Dna che ha fugato ogni dubbio sull’identità dei responsabili.
Il processo proseguirà nei confronti del minorenne ammesso alla prova. Si tratta di un lungo e articolato programma di rieducazione che sarà definito nel prossimi mesi al termine del quale, in caso di esito positivo, il Tribunale dichiarerà estinto il reato. Così ha deciso il Procuratore della Repubblica presso il tribunale per i minorenni, Leonardo Tamborini.