Il messaggio per un amico colpito dal coronavirus.
A seguito dell’attività investigativa svolta dalla locale Digos, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria due ultras dell’Inter, che verso le 9 di giovedì 19 marzo hanno affisso sul “ponte del diavolo” di Cividale del Friuli uno striscione dal contenuto “…TENETE DURO CN 69”, accompagnato con l’accensione di torce luminose e lancio di botti.
Sul posto, grazie alla segnalazione di alcuni cittadini allarmati dalla coltre di fumo che si stava sviluppando sul ponte, è prontamente intervenuto il personale del commissariato di Cividale: all’arrivo dei poliziotti, il ponte era deserto e lo striscione era stato rimosso; per terra, i segni della combustione e i bengala, ormai spenti, che sono stati sequestrati.
Gli investigatori della Digos, sono risaliti agli autori dei fatti, grazie alle testimonianze e all’analisi del sistema di videosorveglianza. Si tratta di due tifosi, riconducibili ad un gruppo ultras dell’Inter, attivo nel Nord Est: il primo, un cittadino italiano di 31 anni nato a Milano ma residente nella provincia di Udine (con diversi precedenti penali e di polizia) e il secondo, un italiano 38enne residente a Milano, che nella giornata del 19 marzo si trovava in Friuli per motivi di lavoro.
Dalla ricostruzione effettuata, è emerso che i due ultras hanno posto in essere l’iniziativa per portare un messaggio di solidarietà alla famiglia di un altro tifoso, residente a Cividale e che risulterebbe affetto da coronavirus. Al termine degli accertamenti, i due tifosi sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per l’articolo 650 codice penale, in quanto si sono mossi sul territorio senza giustificato motivo, e per l’art. 703 per accensioni ed esplosioni pericolose.