L’inchiesta sul progetto Watly finisce a Striscia la Notizia.
Si proponeva di rivoluzionare il mondo con un macchinario innovativo. Si chiama “Watly” ed è nato dall’idea di Marco Attisani, con una apposita società con sede a Udine.
Si tratta – nelle parole del suo inventore – di un computer termodinamico con un triplice scopo: purificare l’acqua, generare elettricità e offrire connessione internet in ogni zona del mondo. Compresi, e soprattutto, i Paesi in via di sviluppo.
Un’intuizione nobile e geniale che, però, è rimasta sulla carta secondo Striscia la Notizia. Sì, perché Watly è finita nel mirino di un’inchiesta del celebre programma di Canale 5. Il servizio tv imputa ad Attisani di non essersi mai spinto oltre la fase di prototipo del macchinario, nonostante la start up nata per la sua produzione abbia anche ricevuto cospicui finanziamenti europei.
“Peccato che oggi, a 5 anni di distanza, “Watly” stia cominciando ad assumere le sembianze di un bluff e che, secondo le ricerche dell’inviato di Striscia la notizia Moreno Morello, non risulti alcuna macchina attualmente in funzione” si legge sul sito del programma. La trasmissione sta portando avanti un’inchiesta che, assicurano gli autori, “riserverà parecchie sorprese”.