Le parole della sorella di Stefano Strizzolo.
Non si dà pace Elena Strizzolo, Dj conosciuta con lo pseudonimo di Elln’N’Rock, e sorella di Stefano, il centauro ventottenne di Castions di Strada, che ha perso la vita alla vigilia di Pasqua in un tragico incidente.
“Eravamo una famiglia unitissima, sempre assieme. Un legame fortissimo il nostro, fatto di valori e sani principi. Mio fratello era una persona buona come il pane, molto maturo per l’età che aveva, questo era il momento più bello della sua vita. A giorni avrebbe comprato casa e sognava di poter fare una famiglia e avere dei figli. Nel suo lavoro era un leader, bravissimo e stimatissimo agente di vendita con l’azienda Folletto, ammirato sia dai responsabili e colleghi di lavoro e sia dai suoi clienti e le clienti signore più affezionate, che si erano legate molto a lui”.
“Era una persona molto pacata, tranquilla, sorridente, solare – continua la sorella – . Quando andava in moto espertissimo pilota, aveva corso anche in pista. Sempre prudente e non toccava mai alcool. Non ci capacitiamo ancora di come e cosa possa essere accaduto, anche perché è gli è accaduto in maniera indipendente, quindi abbiamo immaginato subito un possibile malore o un problema alle gomme della moto. Lui dopo l’impatto sul guardrail era comunque ancora cosciente, ma le lesioni interne purtroppo non gli hanno dato scampo. La prima a ricevere la notizia sono stata io, sabato pomeriggio sono stata chiamata dalla ragazza di uno dei due amici che erano dietro di lui con le altre moto”.
“Inizialmente si sperava solo in un incidente con qualche frattura, ma quando ci è stato detto che era stato in arresto cardiaco per venti minuti abbiamo capito subito che le condizioni erano critiche. Quando siamo arrivati in pronto soccorso io e i miei genitori purtroppo mio fratello era già deceduto. Non c’è stato nulla da fare. Io, mio padre Arnaldo e mia mamma Monica e tutti i parenti e amici siamo devastati da questa immensa perdita. Speriamo Stefano da lassù ci trasmetta la forza e la grinta per andare avanti”. Un lungo sfogo pregno di dolore e disperazione, che lascia percepire tuttavia la dignità di questa famiglia distrutta.