Le indagini sullo spaccio al parco di Trieste.
Sono 5 i cittadini stranieri di origine pakistana, Afghana ed Egiziana arrestati perché indagati per detenzione, trasporto e spaccio di hashish al parco anche a soggetti minorenni.
Il provvedimento è scaturito a conclusione di un’articolata attività di indagine coordinata dal pm dalla Procura della Repubblica di Trieste Federico Frizza e svolta da personale della Sezione “Criminalità diffusa, extracomunitaria e prostituzione” della Squadra Mobile del capoluogo giuliano.
L’attività d’indagine, chiamata “Giardino Pubblico”, ha consentito, nel tempo, di porre in essere, con i numerosi sequestri effettuati, un’incisiva azione di deterrenza e di repressione dello spaccio al minuto nei confronti di svariati acquirenti. I “clienti”, per approvvigionarsi dello stupefacente, si recavano al parco cittadino “Muzio de Tomasini” di via Giulia dove i pusher erano in grado di soddisfare le richieste a qualsiasi ora del giorno noncuranti del fatto che l’area verde era frequentata da famiglie con bambini.
I pusher avevano scelto, per l’attività illecita di spaccio, il parco in questione, da un lato poiché agevolati nel nascondere la droga dalla vegetazione presente e, dall’altro, dal fatto che i giovani acquirenti erano soliti consumare lo stupefacente all’interno del parco stesso, riducendo le possibilità di eventuali controlli da parte delle Forze dell’Ordine.
Gli spacciatori si avvalevano di un collaudato sistema di “vigilanza interna” costituito da numerose “sentinelle” appositamente predisposte al fine di segnalare, per tempo, l’eventuale arrivo della Polizia. L’attività d’indagine, oltre all’arresto dei 5 stranieri, ha consentito di sequestrare numerose dosi già confezionante e pronte per lo spaccio, nonché un considerevole quantitativo di hashish, rinvenuto nella disponibilità di uno degli indagati.
Gli arrestati, ultimate le incombenze del caso sono stati associati presso la locale casa circondariale di Trieste a disposizione dell’autorità giudiziaria.