Il risultato dell’operazione “Sadiki” dei carabinieri.
Nella mattinata del 23 gennaio, i Carabinieri della Compagnia di Udine, nell’ambito dell’operazione condotta dalla Sezione Operativa e denominata “Sadiki”, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP (giudice per le indagini preliminari) di Udine, Emanuele Lazzaro, su conforme richiesta del sostituto Procuratore della Repubblica di Udine, Andrea Gondolo, per detenzione a fini di spaccio di hashish, a carico di cittadini pakistani, tutti con precedenti di polizia, rintracciati a Udine ed arrestati.
L’ordinanza è stata rivolto contro Aziz Afridi (22 anni), Zama Lal (22 anni), Bilal Khan (28 anni), Fareed Ahmad (35 anni), tutti, a parte l’ultimo, disoccupati e richiedenti asilo.
Un quinto richiedente asilo, anch’esso cittadino pakistano, destinatario del provvedimento restrittivo, si è reso irreperibile ed è attivamente ricercato. Nel corso dell’operazione, che ha visto impegnati 30 carabinieri, sono inoltre stati deferiti 9 soggetti, tutti giovani e giovanissimi, responsabili dei medesimi reati.
Tutti i soggetti coinvolti hanno detenuto e spacciato hashish nel centro di Udine, nel borgo stazione e nelle piazze centralissime dell’area urbana. Nel corso delle perquisizioni locali, una di queste presso un “internet point” di via Aquileia, gestito da uno degli arrestati, sono stati sequestrati documenti utili a comprovare l’attività di spaccio, telefoni cellulari, personal computer e tablet, 600 euro in contanti, provento dell’attività di spaccio.
Al termine dell’ operazione “Sadiki” che significa “amico” in lingua araba ( con tale epiteto tutti i soggetti coinvolti si appellavano al telefono), i quattro arrestati sono stati associati alla casa circondariale di Udine, a disposizione dell’autorità giudiziaria.