La solidarietà Fvg non conosce limiti, raccolti 10 milioni dalle donazioni

La cerimonia di consegna a Tolmezzo.

La gestione del coronavirus, l’impegnativo lavoro dei professionisti e la generosità dei cittadini che riconoscono nelle istituzioni sanitarie un punto di riferimento a cui dedicare impegno, risorse e attività, sono alcuni degli elementi che contribuiranno a migliorare il sistema sanitario, destinato ad un’evoluzione importante anche tenendo conto dell’esperienza pandemica vissuta e non ancora conclusa. Un sistema che ha margini di miglioramento, ma che ha dimostrato solidità e capacità di reagire davanti a condizioni inedite e sconosciute.

È la sintesi dei concetti espressi dal vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi, in occasione della
cerimonia di donazione di un dispositivo per elettrocardiogramma
endocavitario
frutto della raccolta fondi dell’associazione nazionale donne operate al seno (Andos) Alto Friuli.

Il vicegovernatore ha voluto esprimere la propria gratitudine verso l’associazione in grado di dimostrare, ancora una volta, tanta generosità. Una solidarietà che caratterizza il Friuli Venezia Giulia come dimostrano i circa 10 milioni di euro in donazioni da parte di cittadini, realtà sociali ed economiche del territorio e che descrivono il grande cuore e l’attenzione della popolazione verso la regione.

Durante l’intervento, l’esponente della Giunta ha anche sottolineato la necessità di rafforzare l’attività preventiva in un momento delicato in cui la sorveglianza sanitaria è alle prese con la prova più difficile, ovvero l’avvio dell’anno scolastico che deve portare all’apertura delle scuole e la campagna vaccinale.

Il vicegovernatore ha rimarcato infine la necessità di superare i modelli organizzativi verticali e le logiche dei compartimenti stagni a favore di un sistema organizzativo ricco di elementi di orizzontalità. In quest’ottica l’esperienza pandemica è stata arricchente perché ha fatto emergere un sistema dove la forza delle professionalità, indipendentemente dai ruoli, ha avuto la capacità di smontare modelli organizzativi inadatti a migliorare
la sanità.

Durante la cerimonia è stato illustrato lo strumento donato da Andos: un dispositivo utilizzabile durante la procedura di posizionamento di un catetere venoso centrale. Questa tipologia di catetere permette la somministrazione di farmaci chemioterapici in sicurezza. Il dispositivo donato migliora la sicurezza della procedura d’impianto di tale tipo di catetere, riducendo rischi e disagi per il paziente.

La raccolta fondi è stata lanciata con lo slogan “Fermiamo il Coronavirus” dal 23 al 31 marzo scorso, con l’obiettivo di offrire un aiuto concreto rispetto ai bisogni che l’emergenza pandemica aveva messo in evidenza. Nello specifico, l’attenzione di Andos era rivolta alle persone in trattamento chemioterapico presso l’Oncologia dell’ospedale di Tolmezzo e ai sanitari che le curano.

L’azione solidale ha fruttato 6.050 euro con cui si è coperto la gran parte del costo del dispositivo medico del valore di 6.900 euro, la parte rimanente è stata coperta con fondi propri dell’associazione.