Al via il nuovo processo.
Si apre questa mattina il processo d’appello a Trieste, presso la Corte d’assise, per l’omicidio di Nadia Orlando di Vidulis di Dignano. L’imputato è l’ex fidanzato Francesco Mazzega, reo-confesso e già condannato in primo grado a 30 anni. Il fatto risale alla notte del 31 luglio 2017, quando l’uomo soffocò la ragazza al termine di una lite.
Il legale di Mazzega aveva tentato la strada di spostare il processo fuori regione, motivando la richiesta con le “pressioni psicologiche” a cui il suo assistito sarebbe soggetto. La Cassazione l’ha rigettata, confermando il capoluogo giuliano per la sede del dibattimento. La difesa ha inoltre chiesto il riconoscimento delle attenuanti generiche e l’esclusione dell’aggravante per futili motivi.
È stata inoltre presentata la richiesta di riqualificare l’omicidio da volontario a preterintenzionale, introducendo l’ipotesi di un vizio parziale di mente al momento del soffocamento della giovane vittima. Attualmente, il 37enne di Muzzana si trova agli arresti domiciliari.
Nella sentenza di primo grado, ai genitori della 21enne è stato riconosciuto il risarcimento di 200 mila euro ciascuno, mentre al fratello Paolo Orlando di 100 mila euro. In giudizio si erano presentati come parti civile anche il Comune di Dignano e il centro antiviolenza Voce donna onlus. Anche la domanda della Regione Fvg era stata accolta, come “portavoce” delle circa 17 mila firme raccolte dagli amici di Nadia.