L’accensione di una spia ha fatto scattare il piano di emergenza previsto per questi casi
Brutta avventura per i passeggeri del volo Trieste-Francoforte operato da Air Dolomiti (Lufthansa), decollato dall’aeroporto di Ronchi dei Legionari alle 15.20.
Subito dopo il decollo, infatti, si è accesa una spia che segnalava il surriscaldamento di uno dei motori. Il pilota è rimasto per alcuni minuti ‘in holding’ sopra il cielo di Lignano, in attesa di capire se il segnale di allarme rientrasse.
La spia, però, è rimasta accesa, quindi il velivolo ha chiesto di poter fare immediato rientro a Ronchi. Come previsto dai protocolli di sicurezza, nello scalo è scattato il piano di emergenza: all’atterraggio sulla pista erano già presenti i Vigili del fuoco, che hanno sottoposto ai controlli del caso i motori, senza riscontare problemi.
Si è trattato, probabilmente, di un malfunzionamento del segnale luminoso. Gli 86 passeggeri potranno, a seconda dei posti a disposizione, ripartire per Francoforte domattina o nel volo del pomeriggio, oppure optare per uno scalo su Roma.
L’amministratore delegato di Trieste Airport Marco Consalvo all’Ansa ha fatto sapere che l’operazione si è svolta nella norma. “Non c’è stato alcun allarmismo e anche i passeggeri erano molto tranquilli”.