James David Lowri è stato rintracciato.
Una settimana di angoscia e mistero ha tenuto con il fiato sospeso l’intera comunità di San Quirino, ma finalmente è arrivata una buona notizia: James David Lowri, il 46enne di origine americana scomparso, è vivo e sta bene. La Prefettura di Pordenone ha revocato il piano di ricerca delle persone scomparse, chiudendo un capitolo che aveva sollevato numerose domande e alimentato non poche preoccupazioni.
La scomparsa di Lowry aveva destato notevoli preoccupazioni fin da subito. Il campanello d’allarme era scattato quando la sua compagna, di ritorno dalla Sardegna, non lo aveva trovato all’aeroporto come previsto. Non riuscendo a contattarlo, era rientrata a casa solo per scoprire che la porta era aperta e c’erano tracce di sangue nel disimpegno dell’ingresso. A quel punto, anche il furgone dell’azienda di traslochi per la quale Lowry lavorava, risultava scomparso. Tutti elementi che avevano fatto pensare al peggio.
Le ricerche.
La Procura ha immediatamente disposto il sequestro penale dell’abitazione di via della Chiesa 50, dove la coppia risiedeva, e dell’auto parcheggiata nel cortile, in attesa di capire cosa fosse realmente accaduto. I carabinieri della stazione di Aviano e della Compagnia di Sacile hanno subito avviato le indagini, concentrandosi sui movimenti di Lowry prima della sua scomparsa. È stato così accertato che l’uomo era stato visto l’ultima volta lunedì 5 agosto.
Le ricerche si sono intensificate quando il furgone di Lowry è stato ritrovato a Cordenons, in via Cortina, portando le autorità a scandagliare anche i corsi d’acqua della zona nel timore che l’uomo fosse stato vittima di un’aggressione o di un incidente. Tuttavia, è stato proprio il ritrovamento del veicolo a offrire un primo indizio cruciale: le forze dell’ordine hanno iniziato a considerare sempre più concreta l’ipotesi di un allontanamento volontario.
La svolta definitiva è arrivata il 9 agosto, quando Lowry ha riacceso il telefono, permettendo ai carabinieri della Compagnia di Sacile di localizzarlo in Austria. Poche ore dopo, la Prefettura ha sospeso il piano di ricerche, ormai non più necessario, e l’uomo ha preso contatto con i suoi familiari, rassicurandoli sul suo stato di salute.