Lo sciopero dei medici di medicina generale in Friuli Venezia Giulia.
Chiedono il riconoscimento, la valorizzazione e la protezione del ruolo svolto dai medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. Reclamano il giusto indennizzo per le famiglie dei medici convenzionati morti per Covid nell’esercizio delle loro funzioni e che venga riconosciuto l’infortunio sul lavoro per i medici ammalati che non riescono a svolgere la loro attività lavorativa. Sono più di un centinaio i camici in bianco in sciopero oggi e domani in Friuli Venezia Giulia. Sono i medici sul territorio, i medici di assistenza primaria, di continuità assistenziale, della medicina penitenziari, dell’emergenza territoriale 118, i medici ospedalieri. Nessun ambulatorio sbarrato o interruzione di servizio, ma per i pazienti in questi due giorni loro sono a disposizione solo per le urgenze.
“Le riforme imposte alla nostra categoria, già allo stremo, stanno demotivando sia i giovani laureati che i medici esperti – denuncia Domenico Montalbano del Sindacato medici italiani -. È uno sciopero a difesa della dignità di tutti i medici che non sono dei burocrati, ma dei clinici e questo a contemporanea difesa dei loro assistiti che hanno diritto ad usufruire pienamente del tempo e del rapporto fiduciario di cura con il loro medico”.
Preoccupata per la situazione espressa dalla categoria è anche la consigliera regionale dei Cittadini, Simona Liguori. “Siamo seriamente preoccupati di questa iniziativa – commenta Liguori – che racchiude un condivisibile malcontento dei professionisti. Non possiamo che constatare che con le sue azioni la Giunta regionale è sempre più scollegata rispetto alle legittime esigenze dei lavoratori della sanità”.