Sacile, salta la storica gara canora alla Sagra dei Osei, le gabbie restano chiuse: clamorosa protesta degli allevatori.
La 751esima edizione della Sagra dei Osei di Sacile è stata caratterizzata da una protesta senza precedenti degli allevatori di uccelli, che hanno deciso di non far partecipare i loro esemplari ai tradizionali concorsi canori. E’ la prima volta che accade in oltre 700 anni. Circa sessanta allevatori, provenienti da Toscana, Veneto, Lombardia e altre regioni, hanno adottato la linea dura, non aprendo le gabbie dei loro uccelli per esprimere il loro disagio verso i controlli e i sequestri di decine di esemplari che si sono intensificati nelle fiere ornitologiche, come quella di Annone Veneto avvenuta una settimana prima.
Il concorso canoro della Sagra degli Osei vedeva in gara 10 categorie di uccelli, per circa 700 esemplari. La decisione di sospendere le gare, presa in accordo con la Pro Sacile, ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico e le istituzioni sulla situazione che gli allevatori stanno vivendo, denunciando che le contestazioni ricevute non sono basate su fatti legali, ma su pregiudizi ideologici. Nonostante l’assenza delle gare canore, la sagra ha attirato circa 40.000 visitatori, confermando la sua importanza e vitalità nel panorama culturale locale.
Durante l’evento, la Pro Sacile ha consegnato simbolicamente il Trofeo del tordo nazionale a Massimo Zanardelli, presidente dell’associazione di categoria Fimov, in rappresentanza di tutti gli allevatori, ribadendo il sostegno alla loro causa. I veterinari dell’Asfo di Pordenone hanno monitorato l’accoglienza e il benessere degli animali, assicurando il rispetto delle normative vigenti.