La Russia sequestra la nave Tzarevna.
In risposta al congelamento delle mega ville e degli yacht agli oligarchi, la Russia sequestra una nave mercantile diretta in Friuli.
Si tratta della nave Tzarevna diretta al porto di Monfalcone, proprietà della Vulcania società controllata dalla Fratelli Cosulich Group, che è ancorata a Mariupol e rischia di essere nazionalizzata dalla filorussa autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk.
Il cargo è fermo dal 24 febbraio e si stima che il suo valore sia di oltre 8 milioni di euro senza contare il carico di 15 tonnelate di bramme di ferro, del valore di altri 12 milioni di euro.
Sulla questione è intervenuta anche la senatrice Tatjana Rojc in una lettera al ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio. “Pur comprendendo il difficilissimo periodo e la situazione di guerra in cui l’Ucraina purtroppo ancora è trascinata, auspico sia possibile da parte della Farnesina porre in atto qualche forma di intervento a difesa di una nave di proprietà italiana, ancorché battente bandiera maltese, e per difendere allo stesso tempo il lavoro e le aspettative di coloro, lavoratori della nostra nazione e del Friuli, che dipendono dal trasporto delle bramme di ferro, elemento quanto mai significativo dell’economia di San Giorgio di Nogaro e di tutto l’indotto che produce”.
“Allo scoppio della guerra – ricorda la senatrice – non è più potuta uscire dal porto, pur essendo ormai pronta a lasciare gli ormeggi e dirigersi verso il porto di Monfalcone, con a bordo il carico di bramme di ferro destinate ai laminatoi di San Giorgio di Nogaro”.