La vittima è Pierpaolo Filippin.
Le speranze si sono spente nel pomeriggio di oggi. Pierpaolo Filippin, l’escursionista quarantenne di Gubbio di cui non si avevano notizie da due giorni, è stato ritrovato senza vita.
L’avvistamento del corpo senza vita è avvenuto durante l’ultima perlustrazione dei tecnici del Soccorso Alpino a bordo dell’elicottero della Protezione Civile sul versante meridionale della cima del Monte Tremol (2.007 metri), a un’altitudine di circa 1.500 metri. Il corpo dell’uomo è stato notato verso le 18 di oggi.
Il versante, molto scosceso, era già stato perlustrato dalle squadre a piedi ma il corpo non poteva essere avvistato dal basso in quando era nascosto da un risalto. L’uomo ha probabilmente deciso di risalire quel versante abbandonando il sentiero della cosiddetta “Passeggiata del Tornidor” per percorrere un canale costituito da tratti erbosi e roccette che diventa progressivamente più ripido. Il canale non è un percorso segnato, raggiunge pendenze di 45 gradi e in inverno è soggetto a valanghe.
Il medico del Soccorso Alpino, condotto sul posto, ha effettuato la constatazione del decesso e il magistrato di turno a Pordenone ha autorizzato la rimozione della salma. Il recupero, abbastanza complesso, è avvenuto con l’aiuto di altro personale tecnico del Soccorso Alpino che ha caricato l’uomo sulla barella per issarlo sul velivolo in hovering: in tutto l’elicottero ha effettuato tre rotazioni.
Alle ricerche di ieri e oggi hanno preso parte il Soccorso Alpino e Speleologico in coordinamento costante con i Vigili del Fuoco, le squadre Saf dei Vigili del Fuoco, i soccorritori della Guardia di Finanza di Tolmezzo, il Corpo Forestale Regionale, i Carabinieri della compagnia di Sacile (stazione di Aviano), i volontari della Protezione Civile, la Polizia Locale di Udine: in tutto circa 150 persone impegnate in due giorni.