Dopo il ritiro dell’ordinanza regionale in Fvg.
Lo ha annunciato, ieri sera, quasi come un coup de théâtre: “Ritiro l’ordinanza”. Una dichiarazione ad effetto quella del governatore Fvg Massimiliano Fedriga, in un climax di critiche e accuse verso il governo “che non collabora” e non fa “chiarezza” sulla gestione della pandemia.
I due parametri per cui il Fvg è finito in zona arancione
Da oggi, quindi, l’ordinanza regionale numero 41, firmata giovedì, d’intesa con il Veneto e l’Emilia Romagna, non è più in vigore. Ma sono valide, ovviamente, le restrizioni della zona arancione. Tradotto, i negozi possono aprire la domenica, non i centri commerciali.
Sarà possibile, inoltre, spostarsi da un comune ad un altro per fare gli acquisti, se non sono presenti i punti vendita necessari nel proprio luogo di residenza. Potrebbero riprendere poi l’attività fisica e le lezioni di canto e strumenti a fiato nelle scuole.
Il governatore ieri sera ha stigmatizzazione anche sugli assembramenti, che si sono verificati, per l’ultimo aperitivo prima della chiusura dei bar. “Nessuno si lamenti poi se finiamo in zona rossa. Questa battaglia si vince con la collaborazione di tutti e tutti devono tenere dei comportamenti corretti per il bene della collettività”, ha ribadito Fedriga.