La rissa all’esterno del locale di Udine.
Il Questore di Udine ha disposto, per motivi di ordine e sicurezza pubblica, la sospensione per quattro giorni della licenza della discoteca B!Side di viale Vat, prevalentemente frequentato da giovani ragazzi, in orario serale e notturno. Il provvedimento di chiusura, emesso d’urgenza, è stato notificato ieri al gestore del locale, con apposizione dei sigilli all’ingresso del pubblico esercizio, e da questo momento decorreranno i giorni di sospensione dell’attività, previsti nel provvedimento.
La rissa.
In particolare, la sospensione della licenza trova origine in alcuni fatti illeciti che hanno recentemente interessato il locale, con sviluppi nei vicini spazi esterni ed, in particolare, in quanto avvenuto la notte dell’8 febbrai, quando il personale della Squadra Volante della Polizia di Stato è stato chiamato ad intervenire per una segnalazione di rissa tra più persone. Nell’occasione nel parcheggio limitrofo al pubblico esercizio ha identificati vari soggetti, tra i quali una ragazza della provincia di Udine, la quale dichiarava che, a seguito di una lite verbale con un’ altro avventore avvenuta all’ingresso del locale, era stata raggiunta nel parcheggio e malmenata dalla controparte aiutata da un gruppo di giovani, fuggiti prima dell’arrivo sul posto delle pantere della Polizia di Stato, tanto che per difenderla erano intervenuti poi anche dei suoi amici. La ragazza, nell’occasione, indicava i non voler far ricorso alle cure mediche.
Tale ultimo episodio segue a breve distanza temporale altri eventi che hanno comportato l’intervento delle Forze dell’Ordine per diatribe e criticità sorte nel pubblico esercizio e nelle sue vicinanze, dovute spesso al comportamento di avventori alterati ed aggressivi a causa dello smodato consumo di sostanze alcoliche.
Il provvedimento del Questore.
Il Questore di Udine, ritenendo che il locale costituisca al momento un grave pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, nonché anche un punto di ritrovo per soggetti con pregiudizi di polizia e spesso ubriachi, ne ha disposto d’urgenza la chiusura, considerato anche che la situazione, senza un immediato intervento correttivo, potrebbe ulteriormente degenerare, anche in relazione ai festeggiamenti della fine del periodo carnevalesco.
Occorre sottolineare, che il provvedimento di chiusura ex art. 100 TULPS, disposto nel caso in esame per un periodo ritenuto congruo e comunque inferiore a quello massimo previsto dalla norma, non è diretto a punire il gestore del locale, anche se naturalmente ne subisce le conseguenze negative di carattere economico, ma serve a tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica ed, in particolare, l’incolumità di tutti quei giovani frequentatori del pubblico esercizio che, a loro malgrado, rischiano di trovarsi coinvolti in risse o in altri spiacevoli fatti illeciti.