Le indagini della Stazione Forestale di Udine.
Imballaggi di plastica, parti metalliche, fili elettici, materiale isolante e Pvc. Ancora rifiuti abbandonati come se nulla fosse, ancora discariche a cielo aperto. Ma l’azione del personale della Stazione Forestale di Udine ha permesso di risalire da dove fossero partiti questi rifiuti. Sotto la lente degli investigatori erano finite due aree a Pradamano, due a Pozzuolo del Friuli ed una a Campoformido.
Tra dicembre e gennaio di quest’anno sono stati scaricati 41 metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi di origine artigianale e industriale. Alle indagini della Forestale si sono aggiunte quelle della polizia locale di Pradamano, con la quale è nata una proficua collaborazione ed uno scambio continuo di informazioni che ha permesso di risalire in breve tempo ed in modo inequivocabile al cantiere da cui i rifiuti avevano avuto origine.
Un cantiere commissionato da un ente pubblico e per il quale l’impresa appaltatrice non aveva alcun contratto di smaltimento dei rifiuti che ne sarebbero derivati. Pertanto finiti i lavori qualcuno deve essersi affidato a persone prive di scrupoli per ridurre i costi. Queste hanno scientificamente sparpagliato i rifiuti sul territorio in piccoli cumuli pensando di farne perdere le tracce. Ma lo scrupoloso metodo investigativo adottato dal personale della Stazione Forestale di Udine, con la collaborazione della polizia locale, ha permesso di ricostruire l’accaduto e scoprire da dove provenissero i rifiuti.