Il no della Regione Fvg a Immuni.
Nessuna valutazione politica, ma soltanto di carattere squisitamente “tecnico”. Così Riccardo Riccardi, vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega a Salute e Protezione civile, spiega il mancato consenso della Regione Fvg alla sperimentazione dell’app Immuni. Quest’ultima è l’applicazione per dispositivi mobili che avverte se si è entrati in contatto con una persona risultata positiva al Covid-19.
“Su Immuni non c’è alcuna contrapposizione di natura politica da parte della Regione Friuli Venezia Giulia ma solo una diversa valutazione sull’efficacia dell’app, che riteniamo insufficiente nel momento in cui si prevede un’adesione su base volontaria” dice il vicepresidente Fvg.
“Noi abbiamo ritenuto fin dall’inizio dell’epidemia che il tracciamento con app fosse una misura utile – ha detto Riccardi – e ci siamo immediatamente attivati, pronti anche a mettere le nostre risorse a disposizione del Paese. Se ora, come sembra, il Governo obbligherà le Regioni ad applicare Immuni in ogni territorio e non autorizzerà iniziative autonome di singole Regioni, noi ci adegueremo”.
“Mi limito però a osservare che la deroga alla privacy – ha aggiunto il vicegovernatore – ha già un precedente nelle procedure sugli isolamenti da Covid-19, visto che tutti i dati dei contagiati pervengono ai sindaci, e che, d’altra parte, l’adesione all’indagine sierologica, che avviene su base volontaria, risulta, a livello nazionale, modesta”.