Le spiagge del futuro in Friuli.
Erano attese per oggi, sono arrivate. Le linee guida per la fruizione degli stabilimenti balneari, elaborate da Inail, Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute, dovranno essere applicate anche in Friuli. In Fvg ci sono 64 km di spiagge, 1.336 concessioni di demanio costiero, 73 concessioni di stabilimenti balneari e 27 per campeggi, circoli sportivi e complessi turistici.
Come ci si dovrà organizzare? Per gli stabilimenti balneari o spiagge attrezzate, sarà necessario evitare l’affollamento e favorire il distanziamento sociale in tutte le attività sia in acqua, sia sull’arenile. Per favorire un accesso contingentato la prenotazione, anche per fasce orarie, sarà preferibilmente obbligatoria, anche per evirare assembramenti. Così, inoltre, si favorirà un’agevole registrazione degli utenti, anche allo scopo di rintracciare retrospettivamente eventuali contatti a seguito di contagi. Consigliato, per evitare code o assembramenti alle casse, l’utilizzo di sistemi di pagamento veloci (card contactless) o con carte prepagate o attraverso portali/app web in fase di prenotazione. Previsti poi percorsi differenziati per entrata e uscita.
Regole chiare anche per la zona ombreggio e solarium. Passaggio agevole e distanziamento tra bagnanti e passanti saranno un “must”, con la previsione di creare percorsi/corridoi di transito differenziati per direzione e minimizzando gli incontri fra gli utenti. Prevista la numerazione delle postazioni/ombrelloni e la registrazione per ogni postazione degli utenti, stagionali e giornalieri, per quantificare la capacità dei servizi erogabili. Secondo le linee guida, l’assegnazione degli ombrelloni e dell’attrezzatura collegata dovrebbe privilegiare l’assegnazione dello stesso ombrellone ai medesimi occupanti che soggiornano per più giorni. “È necessaria – si legge – l’igienizzazione delle superfici prima dell’assegnazione della stessa attrezzatura ad un altro utente anche nella stessa giornata”. Dovranno poi essere individuate le modalità di transito da e verso le postazioni/ombrelloni e stazionamento/movimento sulla battigia. Previsto l’impiego di personale dello stabilimento adeguatamente formato, che informi la clientela sulle misure da rispettare. E anche in mare dovrà essere rispettato il distanziamento sociale di un metro.
Rimane l’obbligo di osservare il distanziamento sociale di almeno un metro e per favorirlo le linee guida impongono parametri chiari. “La distanza minima tra le file degli ombrelloni – riportano le linee guida – sono pari a 5 metri. La distanza minima tra gli ombrelloni della stessa fila pari a 4,5 metri. Le attrezzature complementari assegnate in dotazione all’ombrellone come lettino, sdraio e sedia dovranno essere fornite in quantità limitata al fine di garantire un distanziamento rispetto alle attrezzature dell’ombrellone contiguo di almeno 2 metri. Una deroga al distanziamento interpersonale è prevista per i soli membri del medesimo nucleo familiare o co-abitante. Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sdraio, etc.) se non posizionate nel posto ombrellone, dovrà essere garantita la distanza minima di 2 metri l’una dall’altra.
Per le cabine, va vietato l’uso promiscuo ad eccezione dei membri dello stesso nucleo familiare o per soggetti che condividano la medesima unità abitativa o recettiva, prevedendo un’adeguata igienizzazione fra un utente e il successivo. Vietate le attività ludico-sportive di gruppo: addio a partite a pallone sulla sabbia. Sarà vietato l’accesso alle piscine all’interno dello stabilimento balneare. Per la fruizione di servizi igienici e docce va rispettato il distanziamento sociale di almeno 2 metri, a meno che non siano previste barriere separatorie fra le postazioni. Necessario mantenere anche il distanziamento sociale dei bambini.
Gli utenti dovranno poi indossare la mascherina al momento dell’arrivo, fino al raggiungimento della postazione assegnata e analogamente all’uscita dallo stabilimento. Superfici e arredi di cabine e aree comuni dovranno essere sottoposti a pulizia regolare almeno giornaliera, con i comuni detergenti delle varie superfici e arredi di cabine e aree comuni. Necessaria anche la sanificazione regolare e frequente di attrezzature, materiali, oggetti e servizi igienici, limitando l’utilizzo di strutture (come cabine docce singole e spogliatoi) per le quali non sia possibile assicurare una disinfezione intermedia tra un utilizzo e l’altro. Sarà d’obbligo la pulizia dei servizi igienici più volte durante la giornata e disinfezione a fine giornata, dopo la chiusura; all’interno del servizio dovranno essere disponibili, oltre al sapone per le mani, prodotti detergenti e strumenti usa e getta per la pulizia che ciascun cliente potrà fare in autonomia. Le docce devono essere previste all’aperto, con garanzia di una frequente pulizia e disinfezione a fine giornata.
Per quanto riguarda le spiagge libere, le linee guida invitano ad “attuare innanzitutto un’intensa attività di comunicazione e sensibilizzazione, oltre che con gli strumenti tradizionali, anche attraverso social media, volta a favorire un comportamento corretto e consapevole da parte dell’utenza”. La misura sarà di “definire puntualmente le modalità di accesso e di fruizione delle spiagge stesse, individuando quelle più idonee ed efficaci”. Oltre a cartelli che invitino al distanziamento, andrà mappato e tracciato il perimetro di ogni allestimento (ombrellone/sdraio/sedia), seguendo le norme previste per gli stabilimenti balneari. Consigliata, anche in questo caso, la prenotazione degli spazi. Vietato ovviamente l’assembramento, mentre dovranno essere prese opportune misure di pulizia della spiaggia e di igienizzazione delle attrezzature comuni, come ad esempio i servizi igienici, se presenti.
I lavoratori dovranno indossare le mascherine, compreso il personale addetto alla cassa dove potrebbero trovare posto anche dispositivi come il separatore in plexiglass.Ecco come si dovranno attrezzare le spiagge, anche in Friuli. Sarà una sfida tutt’altro che semplice.