Le parole del vicegovernatore Riccardo Riccardi.
“L’avvento dell’autunno meteorologico non può farci abbassare la guardia sul pericolo di incendi boschivi che rimane tutt’ora elevato. Le squadre antincendio della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia supportano il Corpo forestale regionale nelle attività d’ispezione sulle zone più a rischio e
sono preparate anche a interventi complessi, come accaduto nei giorni scorsi nelle nostre aree montuose e, a fine agosto, al fianco dei Gasilci sloveni per domare un incendio sul Carso. La prima cura resta, però, la prevenzione alla quale occorre esortare la popolazione”.
Lo ha dichiarato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, nel ricordare l’importanza delle attività di prevenzione degli incendi boschivi e la validità del protocollo internazionale con la Slovenia per la collaborazione in caso di emergenza ambientale sulla fascia confinaria.
Solo nell’ultimo fine settimana, tra il 30 agosto e il primo settembre, si sono sviluppati incendi in zone impervie dei territori di Moggio Udinese, Zuglio e Tramonti nel Pordenonese. Per domarli, la Protezione Civile, assieme al Corpo Forestale, ha messo in campo 3 elicotteri, 10 automezzi e 20 volontari.
“L’attenzione – ha ammonito Riccardi – deve restare molto alta: il caldo di questa stagione, anche se mitigato da alcune piogge, non deve farci desistere. La Protezione civile è pronta con gli uomini e mezzi delle squadre antincendio boschivo a supportare il Corpo forestale per far fronte a situazioni complesse come nel caso del rogo verificatosi sul Carso sloveno”.
In quell’occasione, l’incendio si era sviluppato nella mattinata del 21 agosto in territorio sloveno, ma il rischio era che sconfinasse sul versante italiano causando, potenzialmente, problemi di contenimento a causa della conformazione del suolo.
Il 22 agosto, su richiesta del direttore sloveno dei Vigili del Fuoco, Simon Vendramin, la sala operativa regionale della Protezione civile ha attivato e gestito il protocollo di collaborazione transfrontaliero vigente tra Slovenia e Friuli Venezia Giulia.
Al fianco dei Gasilci sono intervenuti una cinquantina di volontari delle squadre Aib dei gruppi comunali, coordinati dal Corpo Forestale e supportati dal servizio aereo antincendio, che hanno contribuito a domare le fiamme in tre giorni. Le squadre intervenute provenivano da Ronchi dei Legionari, Sagrado, Fogliano Redipuglia, Farra d’Isonzo, Cormons, San Lorenzo Isontino, Manzano, Monfalcone, San Pier d’Isonzo, Lignano Sabbiadoro e San Canzian d’Isonzo.
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