Reati in calo nel 2020 in Friuli, il bilancio della Polizia.
Calano i reati in Friuli, ma aumentano in modo importante le frodi informatiche. È l’estrema sintesi del bilancio 2020 comunicato oggi dalla Polizia di Stato di Udine, che ha tracciato il quadro dell’attività svolta negli scorsi 12 mesi.
A incidere è stato, ovviamente, anche l’arrivo del coronavirus in Fvg. “I reati hanno registrato un calo generalizzato durante i periodi di lockdown, ma hanno registrato una ripresa dopo le chiusure. In generale, però, l’anno si è chiuso con meno reati” commenta il questore Manuela De Bernardin Stadoan. Dando un’occhiata ai numeri, nel 2020 in Friuli ci sono stati 2 omicidi, contro uno solo dell’anno precedente; in drastico calo anche i furti, passati dai 6.375 di due anni fa ai 4.020 degli scorsi 12 mesi. Ancora più netto il decremento dei furti in abitazione, che nel 2020 sono stati 864, quasi la metà di quelli maturati nel 2018 (quando furono 1.640) e sensibilmente meno dell’anno successivo, quando se ne sono registrati 1.497. Stabile il numero dei maltrattamenti in famiglia, 71 nel 2020 contro i 79 dell’anno precedente. I mesi di chiusura forzata nelle proprie abitazioni – marzo e aprile, ma anche dicembre – hanno fatto registrare dei picchi di questo tipo di crimine.
Per altre due tipologie, che l’anno scorso presentavano una stabilità di dati, si è riscontrato un significativo calo. Le rapine nel 2020 sono state 68, contro le 84 del 2019, mentre nell’anno appena trascorso si sono registrati 29 casi di violenze sessuali: nei 12 mesi precedenti erano stati 38.
A controbilanciare questi decrementi c’è, invece, la crescita dei reati informatici. Nel 2020 in Friuli ne sono stati perpetrati 2.230, nel 2019 erano stati 2.044 e l’anno prima 1.788: in 24 mesi c’è stata una crescita di oltre 400 casi. L’iperconnessione alle reti informatiche indotta dai periodi di lockdown e dalle restrizioni ai movimenti ha ulteriormente favorito la crescita degli illeciti commessi via web, con i risvolti legati alla pandemia. Nella fattispecie, si tratta di vendita a prezzi esorbitanti dei dispositivi di protezione o falsi farmaci o dispositivi, truffe con il richiamo fraudolento di istituti o ospedali. Il fenomeno delle fake news, inoltre, ha assunto contorni pericolosi con riferimento alla pandemia.
“La polizia non è stata ferma durante la pandemia, non si è chiusa, ma ha continuato a svolgere il suo lavoro – aggiunge il Questore di Udine -. Il numero medio è stato di 2,8 volanti per turno, assicurando una presenza costante di soccorso delle persone in difficoltà”. Aumentati anche i controlli, che hanno interessato 182.124 persone e 46.396 esercizi commerciali, con 36 chiusure all’atto dell’accertamento della violazione e 21 di altro tipo. Sono state elevate 3.285 sanzioni per violazione delle misure di contenimento e 75 persone sono state denunciate per falsa attestazione a pubblico ufficiale. Sono state 287, invece, le persone denunciate per altri reati. Infine, 18 sono stati i denunciati per inosservanza delle misure di contenimento della pandemia. Globalmente, la Questura di Udine e i commissariati hanno messo in campo 4.134 pattuglie.
“Siamo una questure in Italia ai vertici per la ricerca di latitanti all’estero, cioè persone che devono scontare la loro pena – ha concluso De Bernardin Stadoan -. Sono 21 i latitanti rintracciati all’estero, grazie alla cooperazione internazionale”.