Nell’ultimo mese, personale della Squadra Mobile della Questura di Udine ha dato corso ad alcune misure coercitive della libertà personale, nei confronti di alcuni soggetti domiciliati in questa provincia.
Un 60 enne cittadino albanese è stato rintracciato perché deve espiare un residuo pena di 7 mesi di reclusione, in quanto condannato per reati predatori, compiuti negli anni scorsi. Un connazionale di 36 anni è stato arrestato perché deve espiare una pena di 2 anni di reclusione, a seguito della condanna per furto in abitazione e ricettazione di beni proventi di furto, eventi avvenuti a Udine fra l’agosto ed il settembre 2021.
Un 48 enne cittadino rumeno, dimorante in Italia da diversi anni, è stato arrestato per espiare una pena di 2 anni e 2 mesi di reclusione, perché destinatario di un provvedimento di cumulo pene, per maltrattamenti e lesioni personali in ambito famigliare. Un 21 enne ragazzo triestino, è stato rintracciato in provincia perché deve espiare 3 anni e 4 mesi di carcere a seguito di un cumulo di condanne per rapina, lesioni, maltrattamenti in famiglia, compiuti nel centro giuliano fra il 2019 ed il 2022.
A Udine, dopo un lungo periodo di latitanza, è stato arrestato un pluripregiudicato cittadino albanese di 28 anni, destinatario di un ordine di carcerazione che prevede la reclusione di 1 anno, per reati di maltrattamenti posti in essere nei confronti di una ex fidanzata. E’ stato rintracciato nei giorni scorsi un cittadino italiano di 47 anni, che deve espiare 2 anni e 11 mesi di reclusione per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, azioni poste in essere in questa provincia negli ultimi anni.
Inoltre sono stati eseguiti 4 provvedimenti di collocamento in regime di detenzione domiciliare nei confronti di altrettanti soggetti, dell’età compresa fra i 25 ed i 61 anni, con condanne che vanno dai 6 mesi ai 2 anni di reclusione, per furto aggravato e rapina.
Il 1 giugno scorso, a Coquelles (Francia), è stato tratto in arresto dalla Polizia francese un 34 enne cittadino rumeno, in esecuzione del Mandato di Arresto Europeo emesso dalla Procura di Udine, in quanto destinatario di una condanna di 3 anni e 7 mesi di reclusione, cumulo delle sentenze dei Tribunali di Udine e Bergamo, per una lunga serie di eventi predatori posti in essere in quelle provincie. In particolare, l’uomo è risultato componente di un sodalizio transnazionale dedito alla commissione di furti in siti industriali per la realizzazione di oggettistica per l’abbigliamento di alta gamma. Le prime verifiche davano conto che l’uomo era irreperibile in Italia e risultava residente nella nazione di origine, anche se vi erano evidenze investigative che questi, per la commissione dei reati si muoveva sul territorio europeo, come ha dimostrato il suo arresto, avvenuto con la collaborazione della Direzione Centrale Polizia Criminale-Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che lo rintracciava mentre si imbarcava per raggiungere l’Inghilterra. Il 24 giugno, l’uomo è stato estradato in Italia e associato presso il carcere di Cremona.
Dall’inizio del 2024 il personale della Questura di Udine ha arrestato 137 persone, 81 delle quali in flagranza di reato, e ne ha denunciate in stato di libertà altre 476, a conferma del quotidiano impegno delle donne e degli uomini della Polizia di Stato per la sicurezza della collettività