I reati sono stati commessi da un kosovaro, un indo portoghese e un italiano di origini marocchine nella provincia di Udine tra il 2013 e il 2019
Sono tre gli stranieri condannati per diversi reati commessi in Friuli rintracciati negli ultimi mesi, ed estradati in Italia recentemente per scontare la pena detentiva inflittagli.
In ordine di tempo il primo è stato un 51 enne cittadino kosovaro, arrestato in Grecia nell’aprile scorso perché deve scontare una pena di anni 2 anni e 2 mesi di reclusione, inflittagli dalla Corte D’Appello di Trieste nel 2018, per il furto di denaro e di due furgoni da un’azienda di Pavia di Udine. L’uomo, dopo lunghe indagini, era stato localizzato in Grecia e dopo aver partecipato gli elementi investigativi agli organi di Polizia locali, con il coordinamento della Procura di Udine ed il concorso del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia, veniva tratto in arresto dalla Polizia greca. Giunto in Italia, a Roma Fiumicino il 14 maggio scorso, dopo le formalità del caso, è stato associato presso il carcere di Roma Regina Coeli.
Il secondo è stato estradato il 17 maggio a Tarvisio, dove è stato preso in carico dal personale della Polizia di Frontiera un cittadino indo portoghese di 58 anni, arrestato in Austria nel decorso mese di febbraio, perchè ricercato dalla Procura di Udine, che aveva emesso un Mandato di Arresto Europeo in quanto deve scontare una pena di 6 anni di reclusione, a seguito della condanna per reati in materia di stupefacenti, fatti avvenuti in questa provincia nel 2013, quando veniva trovato in possesso di diversi chilogrammi di papaveri essiccati. Successivamente alla condanna, l’indagine della locale Squadra Mobile aveva permesso di accertare che lo straniero si era trasferito in diverse nazioni europee, ed in ultimo in Austria, dove è stato rintracciato e catturato dalla Polizia austriaca. Ultimati gli atti, il condannato è stato associato presso il carcere di Padova.
L’ultimo è un 24 enne cittadino italiano di origine marocchine, residente nella bassa friulana, che il 16 aprile scorso era stato arrestato dalla Polizia francese, in quanto ricercato in Italia perché deve scontare la pena di 5 anni e 4 mesi di reclusione per una rapina perpetrata a Udine nel 2019. Il giovane che si era reso irreperibile immediatamente dopo la condanna, veniva rintracciato grazie ad una laboriosa indagine della locale Squadra Mobile, durata diversi mesi, che lo localizzava nella città francese di Clermont Ferrand. Di seguito, grazie al canale del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia, l’organo giudiziario francese veniva sollecitato per dare corso al Mandato di Arresto Europeo. Il connazionale veniva consegnato il 23 maggio scorso alla Polizia di Frontiera di Bardonecchia (To) e di seguito portato in carcere a Alessandria.
Dall’inizio dell’anno, l’attività investigativa della Squadra Mobile della Questura di Udine ha portato all’arresto, all’estero, di 14 persone latitanti, perché devono scontare pene detentive per complessivi 47 anni di reclusione, rintracciate in 9 diverse nazioni europee. Inoltre, in fase estradizionale, sono 12, i condannati consegnati alle Autorità Italiane, per scontare la pena definitiva inflittagli dai vari tribunali.