Rapina ed estorsione, arrestato ad Azzano Decimo

In piena notte aveva rapinato – sferrandogli un pugno al volto, che gli aveva provocato lesioni e facendosi consegnare la somma di 140 euro – un operaio di 40 anni dell’alta padovana che, a Tombolo, si stava appartando in macchina con una prostituta rumena, poi risultata complice del rapinatore.

Poche ore dopo, non contento, aveva ripetutamente contattato il 40enne, di cui la ragazza rumena aveva il numero, minacciando di rovinarlo, se non gli avesse consegnato un’ulteriore somma di 700 euro, cosa che il malcapitato ha fatto il giorno seguente, nella speranza di chiudere una volta per tutte quella brutta vicenda.

Le minacce, però, non erano finite qui, perché i due complici avevano continuato a perseguitare l’operaio, costringendolo, con altre minacce, a consegnare loro ulteriori 4.000 euro. Le richieste erano cessate solo quando il malcapitato si era deciso a denunciare tutto ai Carabinieri. E’ accaduto tra maggio e giugno del 2015 in Provincia di Padova.

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Azzano Decimo hanno rintracciato il 29enne, autore della rapina e delle successive estorsioni, in un’abitazione di Pravisdomini e lo hanno tratto in arresto, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale Ordinario di Treviso. L’uomo, infatti, per i reati commessi (lesioni personali, rapina aggravata ed estorsione in concorso), dovrà scontare una pena di 2 anni e 8 mesi di detenzione in carcere. Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato accompagnato alla casa circondariale di Pordenone.