I due erano riusciti a sottrarre oltre 10mila euro.
I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Pordenone, al termine di una mirata attività d’indagine, hanno denunciato due ventenni di origine campana, entrambi già noti alle Forze dell’Ordine, resisi responsabili di due truffe ad altrettante anziane, rispettivamente residenti nelle provincie di Pordenone e di Venezia, messe a segno il 10 e 11 gennaio 2023.
La tecnica utilizzata è stata quella, ormai ben consolidata, del “finto carabiniere”: le ignare vittime ricevono una telefonata in cui un truffatore, spacciandosi per un pubblico ufficiale, comunica loro che uno stretto congiunto (che può essere il marito, il figlio o il nipote) è stato arrestato per aver causato un grave incidente stradale. Per evitare peggiori conseguenze, il truffatore convince il malcapitato a consegnare denaro e monili a una persona che, di lì a poco, si presenta in casa, spacciandosi per Maresciallo dei Carabinieri (o, talvolta, Avvocato).
L’indagine, condotta dai militari dell’Arma, ha permesso di identificare i due truffatori, originari di Napoli, che si erano presentati alla porta di due anziane: un’ottantaseienne di Morsano al Tagliamento e, il giorno successivo, un’ottantaquattrenne di Cona (VE), raggirate con lo stesso metodo e a cui, in totale, erano stati sottratti oltre 10.000 euro, tra contanti e gioielli in oro. Solo dopo aver chiamato i propri cari, le due donne avevano scoperto di essere state ingannate e hanno deciso di sporgere denuncia presso le rispettive Stazioni Carabinieri, dando così avvio alle indagini.
I Carabinieri – quelli veri, stavolta – di Pordenone, messisi sulle tracce dei truffatori, sono riusciti a individuarli e deferirli, richiedendo ed ottenendo a loro carico, anche un provvedimento di divieto di ritorno nei Comuni colpiti: i due infatti, non potranno mettere piede a Morsano al Tagliamento e a Cona per i prossimi 4 anni.