Le indagini della Procura sulla morte di un 12enne.
Vogliono vederci chiaro gli inquirenti su quella tragica fine, che ha spezzato la vita di un ragazzino di 12 anni. Vogliono capire se dietro l’estremo gesto ci sia stata la mano di qualcuno, se non peggio qualche assurdo gioco del web. Per questo gli investigatori, coordinati dalla Procura di Udine, stanno svolgendo alcuni riscontri, tra cui sul telefono cellulare che aveva a disposizione il piccolo.
La notizia, anticipata dal quotidiano Messaggero Veneto, ha acceso la speranza consolatoria di dare una spiegazione a quel gesto così tragico nel quartiere di Laipacco-San Gottardo, nella prima periferia della città, dove il ragazzino viveva con la famiglia. E dove ieri si sono svolte le esequie, molto partecipate, in un clima di estremo dolore.
L’ipotesi a cui stanno lavorando gli inquirenti è quella di istigazione al suicidio. L’estremo gesto è stato compiuto dal ragazzino mercoledì 20 ottobre. Dopo tre giorni in ospedale, purtroppo non c’è stato nulla da fare. Ieri l’ultimo saluto davanti ai familiari e ai tanti amici.