Il segnale arrivato dal cellulare di uno dei ragazzi dispersi, ieri pomeriggio, nella furia del fiume Natisone, riaccende una flebile speranza nei soccorritori. Stamattina, con le prime luci dell’alba, nel campo base di Premariacco, si contavano già più di una cinquantina di volontari, vigili del fuoco e addetti della protezione civile pronti a riprendere le ricerche di Patrizia Cormos, 20 anni di Basaldella, Bianca Doros, 23 anni, arrivata pochi giorni fa dalla Romania per venire a trovare i genitori a Udine e Cristian Casian Molnar, 25 anni, anche lui della Romania, ma che vive in Austria.
Dalla sede regionale di Palmanova sono arrivati anche i droni per passare palmo a palmo quel fiume canaglia, che ha inghiottito i tre ragazzi, mentre in tutto il Friuli si abbatteva la furia di un eccezionale fortunale. Qualche foto per immortalare il paesaggio, il guado improvvido fino all’isolotto al centro di quella che tutti conoscono come Premariacco Beach.
La piena improvvisa del corso d’acqua e quell’immagine che ha fatto il giro di tutte le tv e i telefonini, che ritrae i tre giovani stretti uno accanto all’altro in mezzo alla piena, mentre i soccorsi cercavano disperatamente di salvarli, prima di scomparire tra le acque del Natisone.
Ma quali sono le speranze di trovarli vivi? Con il passare delle ore le probabilità diventano miracolose. E si può solo sperare, che le correnti li abbiano sospinti fino a qualche riva o rientranza del fiume e là, intontiti e feriti, abbiano passato la notte. È già successo altre volte, in altri casi simili. Il segnale arrivato dal cellulare è un flebile appiglio per le ricerche di oggi.