La raccolta anche per gli animali.
Piazzetta Antonio Belloni, questo sabato mattina 5 marzo, mostra il volto della solidarietà udinese nei confronti della crisi ucraina. Dalle ore 9.30 alle ore 12 nella piazza si è tenuta una raccolta alimentare per aiutare gli animali domestici che i profughi dall’Ucraina portano con sé. Fin dalle prime ore, l’afflusso di persone e volontari che accorrono a portare crocchette, vestiti per animali, ciotole e molto altro, è molto vivace. Uno dei volti di quest’iniziativa è Luciana Spangaro, presidente dell’associazione Terranova Italia, che si occupa di salvataggio con le unità cinofile.
“Insieme al Comune di Udine siamo riusciti in breve tempo ad organizzare lo spazio pubblico e il banchetto per rendere possibile questa raccolta – spiega -. Tutto quanto raccolto verrà impacchettato e partirà entro il fine settimana successivo verso il confine polacco e sarò io stessa a guidare il furgone offerto dalla protezione civile“. Accanto a lei c’è la consigliera con delega al benessere animale Claudia Basaldella. “Come Comune ci siamo mobilitati insieme ai responsabili dell’Anagrafe canina per procurarci le risorse essenziali per i pet: dal cibo al vestiario per pensare a chi non ha abbandonato i propri animali durante la fuga dalla guerra. L’inizitiva è partita solo tre giorni fa e siamo riusciti con ottimi risultati ad ottenere un banchetto e tante donazioni. Abbiamo incontrato molta sensibilità che speriamo continui”, racconta.
Fra chi si accosta a donare, è presente anche la signora Lidia Fidenato, titolate del negozio di articoli per animali Zoogarden qui ad Udine in viale Volontari, con il cestello della sua bicicletta colmo di doni, che testimonia: “Ho voluto dare il mio piccolo contributo perché rispetto gli animali. Non potevo sottrarmi perché gli animali sono simbolo dell’amore incondizionato di cui oggi c’è bisogno”.
A chiudere la mattinata di raccolta arriva il sindaco Pietro Fontanini. “È questa un’iniziativa molto particolare perché si potrebbe pensare che si pensa agli animali e non alle persone. Invece, recentemente abbiamo messo a disposizione degli appartamenti per i profughi, e visto che molti rifugiati scappano con animali oltre che bambini, abbiamo pensato anche a questa raccolta. Stiamo ricevendo un’ottima risposta e lo dimostrano i pacchi qui intorno”.