Centrodestra avanti, Pd che arranca, Movimento 5 Stelle a un passo dalla vetta.
L’aria che tira, in Friuli Venezia Giulia, è un’aria che vira a destra, a un mese e mezzo dalle elezioni regionali del prossimo 29 aprile. I numeri delle politiche del 4 marzo dicono una cosa: la lega, resuscitata da Salvini, è in quasi tutta la Regione il primo partito. E il centrodestra fa il botto, portandosi a casa quasi tutti i collegi uninominali.
Insomma, non una buona aria per l’amministrazione regionale uscente, dove la presidente Debora Serracchiani conquista il suo seggio alla Camera. E la Regione? Se i numeri delle politiche dovessero essere confermati anche alle regionali, per il centrosinistra sarebbero guai seri. La forbice del distacco dal centrodestra si allarga, e diventa difficilmente colmabile. A meno che, naturalmente, il centrodestra non si faccia male da solo.
Il dubbio, a questo punto, è uno solo: con la Lega che sbaraglia tutti, il candidato governatore resterà ancora in mano al partito di Berlusconi, come era inizialmente pattuito, o la Lega pretenderà, numeri alla mano, di piazzare la sua bandiera anche in Friuli? Questo è l’unico spiraglio nel quale il centrosinistra, se saprà trovare un’intesa credibile con le altre forze della sinistra, avrà la possibilità di infilarsi. Senza contare che i 5 Stelle sono lì, a un passo da centrodestra.
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