Volontari della Protezione Civile e del Terzo settore.
Oltre 9.600 persone, appartenenti a 215 gruppi comunali di Protezione civile e a una ventina di associazioni del Terzo settore, impegnate nei due mesi dell’emergenza in un lavoro svolto sul territorio a supporto dei cittadini. Questa la forza messa in campo dal volontariato di protezione civile del Friuli Venezia Giulia, come risulta dai registri assicurativi quotidianamente aggiornati dalla sala operativa di Palmanova. Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi.
Molteplici, come ha spiegato lo stesso Riccardi, sono le attività logistiche di assistenza alla popolazione che vedono ancora operativi i volontari, i quali in molti casi hanno operato ininterrottamente fino a 60 giorni (limite questo ammesso in via straordinaria solo nelle emergenze di livello nazionale).
Un importante contributo a questo enorme impegno è arrivato, come
ha sottolineato il vicegovernatore, dalle tante realtà associative di volontariato presenti sul territorio e dal volontariato civico comunale, mentre gli stessi gruppi comunali di Protezione civile hanno registrato l’adesione temporanea di oltre 1200 volontari occasionali iscritti per le attività covid-19.
Avviata la fase 2, come ha osservato Riccardi, l’indicazione ora è quella di un progressivo rientro alla normalità, recuperare le energie e tenersi pronti per altre possibili emergenze come il rischio meteo, idrogeologico, idraulico (specie all’inizio della stagione estiva), oltre al pericolo legato agli incendi boschivi.
Infine, il vicegovernatore ha inteso rivolgere ai volontari temporanei un particolare ringraziamento, a cui si accompagna l’invito a rimanere nel proprio gruppoIl Friuli ringrazia iniziando il percorso formativo di preparazione che la situazione emergenziale ha di fatto sospeso. Un’attività, quella formativa, necessaria per diventare volontari di
protezione civile.