La decisione del tribunale di Udine sul corteo del dicembre 2022.
Si erano ritrovati a Udine per manifestare contro il lockdown e le restrizioni imposte dal governo per arginare la pandemia. Il 19 dicembre 2020 la “Marcia della Liberazione” doveva avvenire nei pressi di porta Manin, senza però che i partecipanti si muovessero dal luogo stabilito.
Più tardi però un gruppo di 50 manifestanti si erano diretti verso piazza libertà e per questo gli organizzatori furono citati a giudizio. Ora i due, un 52enne di Udine e 61enne di Monfalcone, sono stati condannati rispettivamente a 850 e 525 euro di ammenda, pena che sostituisce anche i 10 giorni di arresto per il primo e 5 per il secondo.
Una decisione che non smette di scatenare la polemica ancora oggi. Da una parte l’accusa che contesta ai due organizzatori la violazione delle prescrizioni imposte, con la manifestazione che si è diretta verso il centro della città per terminare poi intorno alle 21.
Dall’altra c’è chi la trova una decisione ingiusta e i due non escludono il ricorso in appello. Secondo la tesi difensiva infatti il primo sarebbe rientrato a casa alle 19 al termine della manifestazione autorizzata, mentre l’altro dopo la protesta di Porta Manin, non partecipò alla corteo successivo.