I timori delle aziende friulane.
Arriverà domani il verdetto dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) sulla validità o meno dei dazi americani alle importazioni. Nel frattempo, il mondo industriale e agroalimentare italiano guarda con preoccupazione un possibile avallo della misura, poiché andrebbe a colpire pesantemente le esportazioni dei nostri prodotti.
Non è esente da timori il Friuli, che soprattutto in campo alimentare ha negli Usa un mercato importante. In primis, potrebbe essere un grosso problema per il prosecco, poiché nella black List proposta da Washington ci sono i vini frizzanti. Solo questa varietà vale 70 milioni di bottiglie all’anno oltreoceano, per una somma superiore ai 370 milioni di euro. Solo in regione, si conta un terzo delle superfici totali dei vitigni.
Non dovrebbero correre rischi, invece, prodotti come il prosciutto di San Daniele e il formaggio Montasio. In particolare per il secondo, l’America rappresenta il 70% delle esportazioni e la cifra cresce di anno in anno. Sicuri, quindi, non lo si può essere mai. Anche perché, comunque, il problema laggiù è rappresentato dalla concorrenza dei falsi made in Italy, come il parmisan. Il marchio dop, però, è stato registrato sia negli Usa che in Canada, facendo sì che si possa vendere solo l’originale.