Il problema con il vaccino in Fvg.
Accusa dei problemi dopo la prima dose di vaccino e chiede di cambiare siero. Ma, da qui, comincia un lungo rimpallo di responsabilità e, a tutt’oggi, non riesce ad avere l’appuntamento per il richiamo.
È il caso singolare accaduto a una residente del Friuli Venezia Giulia. La donna si chiama Adelidia Wifling, ha 76 anni e risiede a Bagnaria Arsa. Lo scorso 9 aprile le viene somministrata la prima dose in Fiera a Martignacco: il vaccino scelto è AstraZeneca. “In seguito – racconta Adelidia – ho avuto dei problemi. Ho accusato dei forti dolori dietro il ginocchio e avevo i valori delle piastrine altissimi. Sono stata costretta a fare 20 iniezioni di eparina, mi hanno detto che ero a rischio trombosi“.
La 76enne ha l’appuntamento per il richiamo il 2 luglio, sempre in Fiera. Si presenta, chiedendo di poter ricevere un vaccino diverso, Pfizer o Moderna. Spiega dei suoi problemi con Astrazeneca, ma le negano il cambio. “L’addetta, che è stata gentile, ha spiegato che ciò è impossibile. Io, invece, so che si può”.
Anche grazie all’interessamento del suo medico, nei giorni successivi le viene accordato di usare un altro vaccino. Ma qui nasce un ulteriore inghippo. “Non riesco a prenotare il richiamo – allarga le braccia Adelidia -: il mio dottore non può farlo, le farmacie nemmeno e con il Cup non sono riuscita a risolvere. Le ho provate tutte. Il problema è che io risulto già aver avuto l’appuntamento per la seconda dose, ma appunto il 2 luglio non ho potuto completare il ciclo vaccinale”.
Ora, così, alla signora Adelidia resterà una sola cosa da fare: tornare in Fiera di persona, spiegare nuovamente la situazione e sperare di risolvere la questione sul posto. Ma poter ottenere la sospirata seconda dose di vaccino sta diventando un estenuante labirinto.