Al via l’esame di maturità in Friuli.
Volti tesi e testa china sui libri per l’ultimo ripasso. Vicino, mamma o papà fa sostegno morale e invita ad avere coraggio. Poco più in là, volti sorridenti e rilassati di chi ha già affrontato la prova e ora, dopo tanto stress, si potrà godere un po’ di relax. Se non fosse per le corsie obbligatorie di entrata o uscita negli istituti, per i dispenser di gel igienizzanti all’ingresso della scuola e per le mascherine sul volto, sembrerebbe il “solito” esame di maturità. Ma in tempi di coronavirus, anche la prova che conclude il ciclo di studi superiori è cambiata.
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È cominciata oggi la “matura” per 9.008 studenti in Friuli Venezia Giulia. I banchi tra i commissari sono stati distanziati da due metri, e gli allievi hanno dovuto sostenere unicamente la prova orale. Il coronavirus – oggetto anche di qualche domanda durante i colloqui – ha stravolto anche la vita di chi doveva sostenere l’esame. In regione, sono 246 le commissioni impegnate.
In Friuli, per tanti allievi, è stata anche l’ora del ritorno nella propria scuola, dopo il lockdown da marzo in avanti. Dopo mesi di lezioni a distanza, davanti a un monitor e non a una lavagna, molti hanno varcato di nuovo le porte di quella che per cinque anni è stata la loro “seconda casa”. E tutti coloro che hanno sostenuto oggi la prova hanno potuto rivedere i loro insegnanti: l’emozione non è mancata da ambo le parti.
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Insomma, un esame di maturità inconsueto e dal sapore particolare. Niente prova scritta, ma soltanto colloquio orale. E le “buste”, previste nell’esame 2019, sono state abolite mesi fa. Ma a colpire è stata l’atmosfera, per forza di cose ben diversa da quella che si respirava negli anni passati. Per tutti gli studenti coinvolti, l’esame di Stato sarà ancor più impossibile da dimenticare. E per loro, ora, si apre una nuova pagina.