Lo studente è stato arrestato a Trieste: la polizia ha trovato numerosi precursori per la produzione delle droghe.
Un giovane studente universitario di 23 anni, originario del Veneto ma residente a Trieste per motivi di studio, è stato arrestato dalla Polizia con l’accusa di possesso non autorizzato di precursori chimici per la produzione di sostanze stupefacenti e produzione illegale di droghe sintetiche.
L’arresto è avvenuto il 3 aprile all’interno dell’Università di Trieste, dove il giovane – iscritto a un corso di laurea scientifico – stava regolarmente frequentando le lezioni. L’intervento è scattato a seguito di un’indagine avviata dalla Squadra Mobile della Questura di Novara, sezione narcotici, che aveva già portato all’arresto di un giovane novarese trovato in possesso di metanfetamina. Le indagini hanno quindi condotto gli investigatori fino a Trieste, dove sarebbe stato individuato il presunto fornitore dei precursori chimici impiegati nella produzione della droga.
Secondo quanto riferito dagli inquirenti, il 23enne gestiva un sito internet utilizzato per la vendita illegale di sostanze chimiche, di difficile reperimento e accessibili in teoria solo a persone giuridiche autorizzate. La piattaforma è stata oscurata non appena è emersa la connessione con l’arresto di Novara.
Determinante è stata la perquisizione dell’abitazione dello studente, dove gli agenti hanno scoperto un vero e proprio laboratorio clandestino. Al suo interno sono stati sequestrati apparecchiature da laboratorio come un impianto di distillazione, un microscopio scientifico e una cappa aspira fumi professionale, oltre a una quantità considerevole di precursori chimici. Tra le sostanze rinvenute figurano la metilammina – utilizzata nella sintesi di metanfetamina e Ketamina –, l’anidride acetica – fondamentale per la produzione di eroina – e la piperidina, una delle sostanze più impiegate nella realizzazione di droghe sintetiche.
Proprio quest’ultima sostanza, regolamentata in modo stringente, ha fatto scattare l’arresto: secondo la normativa vigente, non può essere detenuta da un singolo individuo in quantità superiori ai 500 grammi l’anno. Quantità che il giovane aveva già superato con una sola delle spedizioni inviate al destinatario arrestato a Novara. Nel laboratorio triestino sono state inoltre trovate dosi di Ketamina già pronte all’uso e francobolli imbevuti di LSD, a conferma di un’attività illecita ormai ben strutturata.
L’operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Novara e ha visto il coinvolgimento della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, delle Squadre Mobili di Treviso e Trieste, e del Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica per il Triveneto.
Il primo arresto di questo tipo in Italia.
Il giovane è stato arrestato ai sensi dell’articolo 70 del DPR 309/1990, una norma che punisce il possesso di precursori chimici destinati alla produzione di droghe. Si tratta del primo arresto effettuato in Italia per questo reato, un segno evidente dell’evoluzione delle indagini sulla lotta al narcotraffico e al traffico di sostanze chimiche utilizzate per la sintesi delle droghe.