La nuova legge a favore del patrimonio Unesco regionale.
Approvata in maniera unanime dalla V Commissione del Consiglio regionale il disegno di legge sulle misure a favore del patrimonio regionale sotto la tutela dell’Unesco. Il provvedimento appena approvato permetterà ai vari siti, esistenti e futuri, di dialogare assieme così da creare quella sinergia necessaria per la promozione e valorizzazione del territorio. Un ulteriore emendamento consentirà una sinergia con Promoturismo FVG sulle linee strategiche di indirizzo.
“La cultura può diventare davvero un volano nello sviluppo economico e sociale del Friuli Venezia Giulia – spiega il consigliere della Lega Diego Bernardis – e in particolare i siti Unesco possono fungere da traino per il turismo e quindi per l’economia dell’intera regione”.
I cinque siti di pertinenza regionale, grazie a questo disegno di legge, avranno pari dignità finanziaria da parte della Regione. Ai siti già esistenti verranno concessi dei finanziamenti annuali per far fronte agli oneri della gestione ordinaria e finanziamenti specifici sulla base di quanto previsto nell’ambito dei programmi di ciascuno. Inoltre, è previsto un finanziamento per far fronte ai primi oneri di gestione di nuovi siti culturali regionali inseriti nella lista Unesco, tra cui il progetto Collio-Brda già in fase avanzata e sul quale la Regione punta come prossimo obiettivo di riconoscimento in collaborazione con la Slovenia.
Soddisfazione è stata espressa anche dal capogruppo del Pd Bolzonello, secondo cui quella presentata oggi in Commissione è una norma importante che mira a valorizzare e mettere a sistema all’interno di un ragionamento regionale, un nostro unicum che è quello dei cinque siti Unesco presenti in regione, uno naturale con le Dolomiti (dove la parte alpina friulana è stata fondamentale per il riconoscimento) e quattro siti culturali Unesco che sono rispettivamente la zona archeologica di Aquileia, il Tempietto Longobardo di Cividale del Friuli, il sito palafitticolo di Palù di Livenza e Santissima (Polcenigo) e la fortezza di Palmanova“.