Le piogge non fermano l’emergenza siccità: la situazione in Friuli

Venerdì 8 luglio si sono riuniti i tecnici del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana per fare il punto della situazione siccità e monitorare l’evoluzione dell’andamento climatico e dei suoi effetti sul servizio irriguo, per attuare le  adeguate contromisure.

Le piogge e i danni.

Le piogge del 7 luglio hanno portato solo locali benefici alla grave carenza idrica degli ultimi mesi. Precipitazioni degne di nota si sono verificate solo nella zona di Pantianicco con circa 28 mm e Lestizza con 24 mm. 

Il veloce passaggio temporalesco ha invece arrecato danni ad alcuni impianti: i fulmini hanno danneggiato un pozzo in comune di Lestizza, due in comune di Bicinicco. 

Sul bacino montano del Tagliamento non si sono verificate precipitazioni significative e permane attiva l’integrazione della portata di A2A tramite il serbatoio dell’Ambiesta. Viene in tal modo garantito l’esercizio irriguo nel sistema derivatorio Ledra-Tagliamento senza necessità, attualmente, di riduzioni di portata nei canali e sospensione dell’irrigazione di soccorso

Più problematica la situazione della derivazione dal torrente Torre a Zompitta: la portata fluente non è tale da garantire la presenza di acqua in tutte le rogge e l’esercizio irriguo negli impianti serviti dalle rogge di Udine e Palma. 

Rogge, falde e canali.

La scarsità idrica costringe a procedere alla messa in asciutta della roggia Cividina da sabato 9 luglio, che segue quindi quella del Roiello di Pradamano, già attuata dal 5 luglio scorso. In questi corsi d’acqua non sono presenti impianti irrigui consortili, ma veniva attuata la sola irrigazione di soccorso.

Nel Medio Friuli continua il trend di abbassamento della falda, il Consorzio sta attuando le misure necessarie a mantenere comunque funzionanti gli impianti, seppur prelevando progressivamente una sempre minor portata nei pozzi che presentano le maggiori criticità.

Per quanto riguarda l’area della Bassa Pianura occidentale del comprensorio, compresa tra il Tagliamento e la direttrice Castions di Strada – San Giorgio di Nogaro, le maggiori criticità si manifestano presso l’impianto “Muzzana Irriguo” in comune di Muzzana e nell’area “Torsa irriguo” nel comune di Pocenia e Rivignano Teor, dove la scarsità idrica non permette di garantire l’irrigazione a tutti i terreni e il servizio irriguo viene assicurato solamente alle ditte consorziate e, dove necessario, con irrigazione turnata.

Nella zona della Bassa Pianura orientale (compresa tra la direttrice Castions di Strada – San Giorgio di Nogaro e i fiumi Torre e Isonzo) i livelli dei canali si stanno ulteriormente abbassando. Il Consorzio, comunque, al momento riesce a garantire il servizio irriguo pressoché integralmente e in tutte le zone.

Le misure.

“Dopo un attento esame e una condivisione con gli uffici e il personale preposto – informa il presidente del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana Rosanna Clocchiatti – la Deputazione amministrativa ritiene che ci sia l’alta probabilità di non poter assicurare l’esercizio irriguo in diverse zone del comprensorio. In questa situazione, infatti, se si volesse continuare a mantenere l’esercizio irriguo sulla totalità delle superfici dove si registrano forti criticità, l’irrigazione non sarebbe sufficiente a garantire il raccolto con conseguenti danni per tutte le aziende interessate”.

Per limitare i danni alle coltivazioni, la Deputazione amministrativa ha fornito agli uffici consortili le priorità operative nell’assicurare il servizio irriguo alle, colture pluriennali (frutteti e vigneti), alla coltivazione del mais e medicai, alla coltivazione soia primo raccolto e girasole e alla coltivazione soia secondo raccolto.

Si tratta di un atto obbligato dovuto alla oggettiva scarsità di acqua, pur consapevoli della difficoltà a cui andranno incontro le aziende agricole. “non si tratta di una scelta discrezionale – precisa la preside dell’ente – l’unico obiettivo è di assicurare al maggior numero possibile di terreni il servizio irriguo. Distribuendo a tutti la poca acqua presente, si finirebbe  per compromettere un numero maggiore di raccolti”.

Le previsioni.

Nelle condizioni attuali se non dovessero sopravvenire novità climatiche positive con nuove precipitazioni, il consorzio dovrà provvedere da subito a non assicurare il servizio per quanto riguarda la coltivazione della soia secondo raccolto. L’irrigazione della soia primo raccolto potrà essere ancora mantenuta per alcuni giorni e quindi interrotta se le condizioni impiantistiche lo richiederanno.