Dalle piste da sci agli hotel, il nuovo piano di sviluppo per la montagna della Regione

Il piano strategico per la montagna.

Potenziare gli investimenti sulla qualità dei posti letto e dell’accoglienza, completare il piano di investimenti in corso su impianti, piste e strutture pari a 10,7 milioni di euro e attivare, a partire dal 2020, il nuovo piano di circa 21 milioni di euro.

Inoltre, mirare gli investimenti tecnici in modo che siano fungibili sia per l’inverno sia per l’estate in maniera tale da vivere una montagna a 360 gradi, non solo nei 6 poli invernali (Piancavallo, Sauris/Zoncolan, Tarvisiano, Sella Nevea e Sappada) ma anche nei 10 ambiti estivi a cui si aggiungono Carnia, Gemonese, Valli del Natisone e Carso.

È la sintesi delle linee guida del piano strategico Montagna365 2019-24 presentate dall’assessore al Turismo del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini e dal direttore generale di Promoturismo Fvg, Lucio Gomiero.

“Questo piano – ha detto Bini – è frutto di un lavoro di squadra e punta a offrire servizi sempre più qualificati ai fruitori della montagna che ha necessità di qualità e di investimenti. Negli ultimi vent’anni ne sono stati indirizzati 266 milioni di euro ma oggi è importante continuare a sostenere lo sviluppo di questo territorio che rappresenta una ricchezza per l’intera regione”.

Nel documento viene assicurato l’impegno di Promoturismo Fvg su progetti specifici pubblico-privati con finanziamenti dell’Unione europea per accelerare gli investimenti ed è prevista l’acquisizione, e conseguente gestione, degli impianti di Sappada, oltre alla definizione di un nuovo sistema di emissione e controllo dei biglietti di ingresso agli impianti di risalta dei poli (a partire dall’estate 2020) e successiva implementazione con un sistema regionale di card unica.

“Una novità epocale per il Friuli Venezia Giulia. Dalla montagna – ha spiegato Gomiero – partirà un progetto pilota per il quale siamo in chiusura di gara. Si tratta di un sistema che prevede non solo la lettura dello sky pass ma comprenderà un’intera esperienza sciistica che spazierà dalle prenotazioni alberghiere al parcheggio e alla ristorazione. In questo senso, aiuteremo il turista a fruire di un all inclusive che sarà poi esportabile
anche al mondo della spiaggia o dei musei per diventare un’unica card regionale”.

Le linee guida, come hanno spiegato Bini e Gomiero, sono un percorso che tiene conto anche dei cambiamenti climatici in atto, con la conseguente necessità di mirare gli investimenti tecnici in modo che siano fungibili sia per l’inverno sia per l’estate, così come quelli di marketing affinché la scelta della località da parte del turista sia sempre più legata a un sistema di accoglienza con più esperienze.

Fra gli obiettivi da raggiungere nei prossimi 3-5 anni, è stato evidenziato, vi è il potenziamento degli investimenti su telecomunicazioni e connettività e sulla qualità di posti letto e dell’accoglienza per dotare il territorio di una migliore ricettività alberghiera e di ristoranti stellati. A ciò si aggiunge l’intenzione di raggiungere, entro i prossimi 5 anni, un incremento del 50% dei turisti sulla montagna estiva (da 655mila a 900mila) mentre sulla parte invernale, per i prossimi due anni, l’obiettivo resta quello di conservare i numeri attuali (650mila primi ingressi) per poi crescere del 10-15% una volta ampliato il demanio sciabile.

Un’altra caratteristica inserita nelle linee guida è quella di dare piena attuazione alla vocazione dei singoli poli, di sviluppare l’offerta per la montagna estiva e di intensificare l’integrazione con artigianato e enogastronomia.

“Sì – ha sottolineato Bini – alle specializzazioni dei poli dove vengono valorizzati i singoli punti di forza. Non servono altri impianti quanto, invece, l’ampliamento delle piste e servizi di qualità con una crescita dell’offerta collaterale, quale ad esempio l’enogastronomia. La Regione Fvg ha iniziato già con la legge di Stabilità dello scorso anno a sostenere la montagna e proseguirà a farlo anche con il prossimo ddl Sviluppo Impresa in cui sarà rivisto lo strumento dell’albergo diffuso”.

Be the first to comment on "Dalle piste da sci agli hotel, il nuovo piano di sviluppo per la montagna della Regione"

Scrivi un commento

Your email address will not be published.


*