L’appello dopo la moria di pesci nell’alveo dell’Isonzo.
I fenomeni di secca grave che ieri mattina hanno causato una moria di pesci nell’alveo dell’Isonzo sono una delle conseguenze più tragiche della perdurante siccità. Per questo l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna Stefano Zannier rivolge un appello ai cittadini affinché segnalino alla Regione le situazioni di grave mancanza idrica, con segnali di moria di pesci, nei corsi d’acqua del Friuli Venezia Giulia.
Le segnalazioni possono essere fatte al numero verde della Protezione civile regionale 800 500 300 oppure scrivendo una mail all’Ente Tutela patrimonio ittico all’indirizzo etpi@regione.fvg.it
“La situazione legata alla carenza idrica ha raggiunto livelli di gravità importante – ha ribadito stamattina Zannier -, l’altro giorno abbiamo dovuto decretare lo stato di estrema pericolosità rispetto al rischio di incendi boschivi. Ad oggi continuiamo a registrare un calo delle portate con asciutte improvvise in tutto il reticolo idrografico regionale. Facciamo fatica ad arrivare in tempo per salvare la fauna ittica quindi il mio richiamo è alla massima collaborazione di tutti i cittadini affinchè possano darci modo di ricevere in tempo le segnalazioni di eventuali asciutte. Solo così possiamo far intervenire i mezzi in maniera tempestiva. D’altro canto non abbiamo alcuno strumento per invertire il fenomeno siccitoso, perché fino a che non arriveranno delle precipitazioni capaci di ricondurre le portate a un livello accettabile, questo sarà un periodo decisamente critico. Le previsioni danno per la fine del mese qualche evento piovoso in alcune zone della regione, ma non sappiamo ancora la possibile entità del fenomeno.
Zannier ha inoltre comunicato che il comitato ittico ha deciso ieri di posticipare di una settimana l’apertura della stagione di pesca nella zona B con possibilità di posticiparla ulteriormente qualora le precipitazioni non arrivino, mentre fortunatamente non sono iniziate le immissioni di pesci, decisione questa dovuta proprio alla situazione di prolungata carenza idrica.