Le vongole sono state sequestrate e successivamente liberate.
Quasi un quintale di vongole pescate illegalmente sono state sequestrate dal personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Grado durante un’operazione che si è svolta alle prime ore dell’alba di mercoledì 21 giugno in zona Punta Sdobba, in prossimità della foce del fiume Isonzo.
I militari della Guardia Costiera hanno intercettato due pescatori sportivi a bordo di una unità da diporto con più di 75 chili di bivalvi, ben al di sopra dei 5 chili a testa concessi per la pesca ricreativa che, probabilmente, erano destinati al commercio illegale. I pescatori, approfittando del picco di bassa marea, si erano calati in acqua, scendendo dall’unità da diporto e, usando dei rastrelli artigianali, hanno arato le secche comprese lungo punta Sdobba.
l’attività della Guardia costiera ha scongiurato la successiva commercializzazione di un prodotto non idoneo al consumo umano in quanto raccolto lungo aree proibite, poiché non classificate, secondo le disposizioni dell’Autorità Sanitaria del Friuli Venezia Giulia. Il personale di Circomare Grado al termine dell’operazione ha elevato due sanzioni amministrative per oltre 8 mila euro con il sequestro del pescato.
Dopo i previsti controlli sanitari effettuati dai veterinari dell’ASUGI, il prodotto ittico sequestrato, dichiarato ancora in vita, è stato rigettato in mare grazie all’intervento del battello GC B43 dislocato presso il sorgitore di Grado. La Guardia Costiera, ad ogni modo, informa che l’attività di vigilanza sulla pesca delle vongole e delle altre risorse ittiche, andrà avanti anche durante tutta la stagione estiva, nonostante il particolare periodo dell’anno nel quale i militari sono impegnati anche nei servizi di vigilanza sulle spiagge, in mare e a bordo dei natanti da diporto.