L’evento in seminario a Castellerio col tiktoker Nicola Camporiondo.
Portare la fede nell’ambiente digitale, facendolo con lo stile del Vangelo: è questo il cuore dell’iniziativa “Pastorale digitale”, che si svolgerà sabato 12 ottobre, a partire dalle 16, presso il seminario di Castellerio. L’evento, intitolato “Testimoni digitali di speranza”, coincide con il giorno dedicato alla memoria del Beato Carlo Acutis, giovane appassionato di tecnologia e di Vangelo, noto per aver diffuso la fede sui canali digitali.
L’incontro vedrà la partecipazione di oltre duecento adolescenti, giovani, catechisti e operatori della comunicazione delle parrocchie friulane. Sarà presente anche l’arcivescovo mons. Riccardo Lamba, che guiderà un momento di preghiera durante l’evento.
“C’è stata una grande evoluzione tecnologica – commenta monsignor Lamba sulla crescente importanza della presenza digitale della Chiesa -. La Chiesa deve essere presente anche nel mondo digitale. Tuttavia, è fondamentale mantenere un equilibrio tra il digitale e il reale: le relazioni personali restano insostituibili. Occorre coltivare entrambe le dimensioni”.
Tra i momenti centrali del pomeriggio, ci sarà la testimonianza di Nicola Camporiondo, 18enne vicentino, che su TikTok, social particolarmente diffuso tra i giovani, condivide la propria esperienza di fede con oltre 160mila followers. Camporiondo, che ha raccolto sia apprezzamenti che critiche, racconterà come utilizza la piattaforma per diffondere il messaggio del Vangelo.
L’evento proseguirà con una serie di approfondimenti tematici. La prof.ssa Susi Del Pin, docente di religione, parlerà di come raccontare l’Eucaristia attraverso arte e digitale, mentre don Pietro Giassi, creatore digitale, affronterà il tema “Gettare la rete. Internet come luogo di annuncio”. Giovanni Lesa, responsabile della comunicazione diocesana, terrà un incontro intitolato “Come in cielo così in ter… net. Fede virtuale è fede reale”, stimolando i partecipanti a una presenza sincera nel mondo digitale.
La giornata si concluderà con una preghiera guidata dall’arcivescovo Lamba e con una cena offerta dalla mensa diocesana “La Gracie di Diu”, un segno tangibile di solidarietà in un contesto che, per un giorno, coniuga il reale e il digitale. L’iniziativa è promossa in sinergia dall’Ufficio diocesano per la Pastorale delle Comunicazioni Sociali, la Pastorale giovanile diocesana, il Vicariato urbano, il Seminario interdiocesano e l’Ufficio catechistico dell’Arcidiocesi di Udine.