Via libera al trasporto di passeggeri in piedi sugli autobus.
La Regione ha dato il via libera al trasporto di passeggeri in piedi sugli autobus in servizio di trasporto pubblico locale di linea extraurbano.
“Il nuovo affidamento dei servizi del Trasporto pubblico locale del Friuli Venezia Giulia è improntato al miglioramento continuo della qualità dei servizi stessi, presupposto per una maggiore loro attrattività e utilizzo da parte dei cittadini utenti – ha spiegato l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Cristina Amirante – . Per questo si è provveduto a consentire in via eccezionale, e comunque nel rispetto della Carta di circolazione, la presenza di passeggeri in piedi solo laddove vi siano puntuali criticità da risolvere, per poi intervenire in modo strutturale con autobus più grandi e con più corse”.
Con il provvedimento vengono indicate precise limitazioni per il trasporto in piedi sugli autobus extraurbani, in continuità con quanto già operato con il precedente affidamento, ed è stato avviato un percorso di ulteriore miglioramento qualitativo che troverà la sua concretizzazione in una prima fase ricognitiva, da completarsi entro tre mesi dalla data odierna.
Successivamente verranno definite e attuate le azioni volte a mettere in atto le limitazioni previste. Si tratta di un primo significativo atto nell’ottica del miglioramento continuo di qualità dei servizi del Tpl, sotteso al nuovo contratto di servizio sottoscritto il 15 novembre 2019 con la società Tpl Fvg Scarl.
Le limitazioni.
Da oggi il trasporto di viaggiatori in piedi è consentito esclusivamente in casi di afflusso eccezionale di passeggeri, non preventivabile, o per tratte non superiori ai 15 chilometri.
Condizioni puntualmente già definite per i servizi realizzati dalle società consorziate della Tpl Fvg Scarl, Atap Pordenone e Arriva Udine, mentre lo saranno entro un mese e mezzo per il contesto dei servizi realizzati dalla consorziata Apt Gorizia.
Non sono consentiti – sempre secondo il nuovo decreto – passeggeri nelle tratte montane o con tornanti, nelle tratte autostradali o con servizi diretti. Resta fermo in ogni caso che i passeggeri in piedi non potranno mai superare, per il singolo autobus, quanto consentito dalla Carta di circolazione, oggi Documento unico di circolazione e di proprietà.
Liguori: “Non è la soluzione al problema”.
“La decisione presa – commenta la consigliera regionale Simona Liguori (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg)- non può essere considerata la soluzione del problema, semmai l’ennesima toppa in un servizio che evidentemente continua ad avere alcune lacune. Il trasporto delle persone in piedi non dovrebbe essere mai consentito, specie se lo si prevede per cercare di far fronte alle carenze di aziende che dovrebbero garantire qualità nel trasporto delle persone, a maggior ragione se si tratta di giovani studenti”.
“Non va dimenticato poi anche il tema dell’equità visto che, per quel posto in piedi concesso benevolmente, i passeggeri hanno sottoscritto e pagato un abbonamento uguale a chi sta seduto e con costi che, seppure agevolati, in molti casi incidono pesantemente sul bilancio familiare. Continueremo a monitorare la situazione – chiosa la consigliera dei civici -, consapevoli che l’unica vera via di uscita da questa situazione è intervenire in modo strutturale con autobus più grandi, con più corse e dunque con più personale in servizio“.