Il 21enne è stato sorpreso con un passaporto falso.
Si è conclusa con l’arresto per possesso e detenzione di un passaporto falso la vicenda che ha visto protagonista un cittadino di origine pakistana in partenza dall’Aeroporto di Trieste.
La Polizia di Frontiera ha ricevuto una segnalazione dal servizio di security forte di una collaborazione costante e sinergica tra autorità che operano quotidianamente per la sicurezza dell’aeroporto. Il soggetto, un giovane di 21 anni, si era presentato al banco check-in dove personale dell’aeroporto iniziava a palesare i primi dubbi sulla veridicità del documento. Subito la richiesta di intervento alla Polizia anche per evitare che lo straniero potesse tentare la fuga.
Dai successivi accertamenti, effettuati da agenti di polizia esperti in falso documentale, si poteva appurare con certezza che si trattava di un passaporto falso. Il giovane è stato quindi arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Gorizia per poi essere condannato con rito direttissimo.
Fondamentale la collaborazione nei controlli.
Fondamentale in casi del genere la collaborazione tra tutti gli attori della sicurezza aeroportuale: la società di gestione rischia una multa quantificabile in migliaia di euro qualora soggetti con documenti falsi riescano a partire eludendo i controlli alla frontiera, raggiungendo la destinazione.
Qui, infatti, il primo passo è quello di distruggere il documento falso per poi chiedere asilo alle autorità dello stato di arrivo. La mancanza del documento fa presumere che già in partenza il soggetto ne fosse privo e di qui automatica, secondo precisi dettami normativi, l’irrogazione di una sanzione irrogata all’ente gestore dell’aeroporto di partenza.
“I buoni rapporti tra gli attori della sicurezza aeroportuale hanno consentito a questo ufficio di Polizia di arrestare 10 soggetti dall’inizio dell’estate – afferma il Dirigente della Polaria Marruzzo – . Un risultato importante per la sicurezza dei passeggeri e per il buon nome dell’aeroporto nel segno dell’intransigenza e prevenzione di qualsiasi traffico criminoso”.