Fino al 18 agosto, toccherà varie località del Friuli Occidentale e ricorderà le vittime di femminicidio
Ha preso il via questa mattina dalla panchina rossa di Roveredo in Piano (nella foto) ‘La camminata per la vita’, l’iniziativa promossa dal gruppo ‘Chei del moss’, con il sostegno dell’associazione Milan Club Omero Tognon di Fontanafredda, per sensibilizzare i cittadini contro la violenza sulle donne, un problema sempre più sentito, e ricordare le vittime di femminicidio.
La camminata prevede un percorso a tappe: dopo Roveredo, dove è stata ricordata Aurelia Laurenti, uccisa nel 2020, con 19 coltellate, dal suo compagno, si proseguirà martedì 13 agosto a Spilimbergo, dove, nel 2016, era stata freddata a colpi di pistola dall’ex fidanzato Michela Baldo.
Le tappe successive saranno a Barcis e ad Aviano, dove, a novembre 2023, era stato ritrovato il corpo senza vita di Giulia Cecchettin, per poi continuare a Fontanafredda dove, nel 1995, aveva trovato la morte Gabriella Salvador, anche lei per mano dell’uomo che amava. L’ultimo appuntamento, domenica 18 agosto, sarà a Caneva, dove sarà ricordata Elenia Breda, uccisa dal marito nel 2000.
In ogni tappa saranno allestiti gazebo informativi e saranno raccolti fondi per il centro antiviolenza Voce Donna di Pordenone e, in collaborazione con le amministrazioni comunali, saranno organizzate commemorazioni per le vittime di femminicidio, per onorare la loro lotta per la libertà.
La vicinanza della Commissione regionale pari opportunità
“Assieme a una delle vicepresidenti, Donatella Bianchettin, questa mattina a Roveredo in Piano abbiamo portato il saluto e la doverosa presenza della Commissione regionale pari opportunità all’iniziativa Una camminata per la vita”, ha ricordato Dusy Marcolin, presidente della Crpo Fvg e coordinatrice nazionale degli analoghi organi di garanzia d’Italia.
“Abbracciare i genitori di Aurelia Laurenti non è stato facile, ma non potevamo mancare di portare la vicinanza e il ringraziamento della Commissione al gruppo ‘Chei del Moss’, alle Amministrazioni locali, a Voce Donna, alle Forze dell’ordine e ai tanti cittadini presenti a Roveredo, dove ricordavamo Aurelia proprio nel giorno del suo compleanno“, ha detto ancora Marcolin.
“Spesso mi chiedo se è troppo poco quello che facciamo, perché il dolore visto negli occhi di genitori e figli oggi e in questi anni è stato ed è davvero straziante, lacerante e amaro. Possiamo farcela a fermare questo odioso fenomeno, sempre più un’emergenza, solo con l’aiuto di tutti, rendendoci sensibili e attenti a chi ci sta intorno, a denunciare, ad aiutare chi vediamo o avvertiamo in difficoltà. Tutti assieme, solo tutti assieme”, conclude Marcolin.