Paralizzata dopo il vaccino, le saranno riconosciuti 920 euro al mese.
Sarà risarcita la 65enne della bassa friulana rimasta paralizzata alla parte sinistra del corpo dopo aver fatto il vaccino di Astrazeneca.
La donna aveva ricevuto la prima dose del Vaxzevria di Astrazeneca, un vaccino che attualmente non viene più utilizzato in Italia, nell’aprile del 2021 in uno dei centri vaccinali della bassa friulana. Dopo una decina di giorni la donna ha accusato debolezza agli arti e dolori e mal di testa che l’avevano spinta a rivolgersi al pronto soccorso. Ricoverata in ospedale, dalle successive verifiche e dalla perizia del medico legale, è emerso che l’anziana aveva accusato un’ischemia cerebrale e delle trombosi.
Dopo un lungo percorso di cure e di riabilitazione la 65enne ha riportato una paralisi alla parte sinistra del corpo ed è tuttora costretta a letto. La donna quindi si è rivolta all’associazione Diritti del Malato che ha aiutato la donna nella procedura per la richiesta di indennizzo in caso di effetti collaterali dovuti al vaccino anticovid.
Il caso è finito quindi alla Commissione medica ospedaliera di Padova che, valutata anche la documentazione medica della signora, ha stabilito un nesso causale tra il vaccino e l’ischemia. Nelle prossime settimane quindi si aprirà la procedura presso al Ministero della Salute per il riconoscimento dell’indennizzo, che sarà di circa 920 euro mese. Si tratta di una delle prime pronunce da parte di una commissione medica ospedaliera a livello nazionale.