La ricostruzione di Paolo Castellani nell’interrogatorio.
Ha confessato Paolo Castellani ammettendo le proprie responsabilità e ricostruendo in maniera dettagliata i momenti precedenti e successivi al femminicidio della moglie, Elisabetta Molaro. Lo ha fatto durante l’interrogatorio con il Pubblico Ministero, alla presenza dell’avvocato difensore.
Intorno 2 e 30 di questa notte, i carabinieri della Stazione di Codroipo e della Sezione Radiomobile di Udine, a seguito di richiesta telefonica, sono intervenuti presso la villetta della coppia, dove è stato rinvenuto, riverso sul pavimento della camera da letto, il cadavere della donna, colpita da circa 40 fendenti da arma da taglio localizzati sul collo e sul torace.
Le ininterrotte ricerche, protratte per tutta la notte, hanno permesso rintracciare e bloccare l’uomo nei campi di Codroipo, a distanza circa 4 chilometri dall’abitazione della vittima. Il 44enne è stato trovato seminudo e in stato confusionale, che presentava lievi lesioni alle mani.
I carabinieri hanno poi rinvenuto il veicolo del 44enne, abbandonato in via Molini, nei pressi dell’argine del fiume Stella. Nel letto del corso d’acqua, con l’aiuto dei vigili del fuoco, è stato recuperato un coltello da cucina della lunghezza di 27 centimetri, utilizzato verosimilmente per commettere il delitto.
Al termine delle formalità di rito, Paolo Castellani Paolo è stato associato alla Casa Circondariale di Belluno, mentre nei prossimi giorni la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Udine avvierà l’iter per la richiesta di convalida del provvedimento restrittivo.