Un 22enne è stato arrestato per violenza sessuale a Trieste.
Aveva palpeggiato una donna nell’atrio di un palazzo e, il giorno successivo, un’altra su un bus: per questo, un cittadino afgano di 22 anni, senza fissa dimora e richiedente protezione internazionale, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale.
Nello specifico, la Squadra Volante della Questura di Trieste è intervenuta nel pomeriggio del 6 febbraio presso la fermata “La Luminosa” di via Carducci, dove una donna ha riferito agli operatori di essere stata vittima di palpeggiamenti in prossimità della porta di uscita del mezzo della linea 21. Alle urla della donna, l’autista, il controllore ed altri passeggeri sono accorsi in suo aiuto, fermando il mezzo e trattenendo l’aggressore in attesa dell’arrivo delle Forze dell’Ordine.
Il personale, quindi, anche grazie alla visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti all’interno del mezzo, ha dato riscontro alla denuncia formalizzata dalla donna ed ha arrestato l’uomo, il quale, su disposizione del Pubblico Ministero Pietro Montrone, è stato portato presso la Casa Circondariale “Ernesto Mari” di Trieste, a disposizione della Autorità Giudiziaria.
La Volante era intervenuta anche nella serata precedente all’interno di un condominio di viale XX Settembre per un intervento per violenza sessuale simile nelle modalità e perpetrato all’interno dell’atrio dello stabile, ai danni di una ragazza che stava rincasando e che grazie all’intervento di una vicina e reagendo è riuscita a mettere in fuga l’aggressore.
Essendo la descrizione fornita dalla vittima corrispondente alle sembianze del soggetto arrestato il giorno seguente, è stato sottoposto alla procedura di riconoscimento e la donna ha inequivocabilmente individuato l’uomo arrestato come il suo aggressore. Pertanto, oltre all’episodio occorso sul mezzo della linea 21, al cittadino afghano è stato contestato anche il reato di violenza commesso il giorno prima. Il GIP ha convalidato l’arresto e ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere, formulatagli dal PM.